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Dalla Valconca alla riviera Adriatica a caccia dei sapori fra entroterra e mare
Un itinerario enogastronomico perfetto per conoscere da vicino i piatti tipici della Romagna dal pesce ai tanti prodotti di terra
La stagione regala l'atmosfera ideale per godere della tavola e dei piatti tipici fra terra e mare.
Ad emergere sono il gusto delle tradizioni e le tante ricette tramandate di generazione in generazione, così come la cura messa nella scelta degli ingredienti e nello sviluppo delle ricette.
In autunno la Romagna si accende di gusto fra sagre, feste ed una miriade di degustazioni, che toccano un po' tutto il territorio dal litorale all'entroterra.
In questo ultimo scampolo d'anno le tavole si arricchiscono di funghi e tartufi, zucca e tortelli, castagne, cioccolato e tanto altro ancora.
Sono i tanti dettagli del gusto ad accompagnare chi vuole scoprire la Romagna a tavola dalla piada al pesce, attraversando un itinerario enogastronomico che permette di scoprire la Valconca e arrivare sino all'Adriatico a Riccione e Cattolica.
Un percorso ricco di sapori e bellezze del territorio, che si snoda fra borghi antichi, boschi e castelli alla scoperta dei formaggi stagionati, dell'olio extravergine, dei tartufi sino ad arrivare al mare e alle specialità di pesce, ostriche in testa.
A Riccione e Cattolica il re della tavola è il pesce, cucinato in tutti i modi dai crostacei fritti ai frutti di mare, che si sposano perfettamente ai tagliolini.
L'Adriatico è un autentico tripudio di pesce fresco dalle vongole alle cozze, dai gamberetti alle aragoste, dal granchio alla rana pescatrice e via di questo passo.
Per apprezzare le specialità di pesce non resta che scegliere di soggiornare in riviera, optando fra le tante opportunità offerte dagli hotel a Cattolica.
Cattolica tra l'altro è famosa per le ostriche, di cui vanta le migliori varietà, capitanate dall’Ostrea Eduli.
Tipica dell'adriatico si distingue da quella atlantica per il delicato gusto nocciola, che resta in bocca dopo i primi assaggi.
Arriva dalla Valconca, un tempo definita il Granaio dei Malatesta, l'ingrediente principale per preparare la piadina.
Il tipico pane non lievitato si prepara impastando farina, lardo e sale.
Cotto nel famoso 'testo' può essere servito a scelta con verdure, formaggio o prosciutto.
L'olio di oliva della Valconca non ha davvero eguali in Romagna.
Dal sapore per lo più fruttato porta con se una vaga percezione di mandorla e foglie fresche.
Stagionato al punto giusto il pecorino della zona di Montefiore è il non plus ultra in fatto di sapori.
Un gusto ineguagliabile come quello del formaggio di fossa della vicina Mondaino.
Per ottenere un prodotto così saporito, con un lieve accento piccante, il pecorino viene collocato sottoterra nelle fosse durante la prima quindicina di agosto, per poi essere riportato alla luce a fine novembre.
Bianco o nero il pregiato tubero è il vanto delle colline riminesi.
A Modaino il bianco impreziosisce le tavole, grazie ad un aroma unico. Ottimo gustato con la carne alla griglia o a coronare le tagliatelle.
Mondaino tra l'altro a novembre organizza degustazioni a tema dedicate al re della tavola, offrendo ai visitatori sorprese davvero ghiotte.
Non meno importante il gusto del tartufo nero.
Chi ama il sapore di questo tubero potrà apprezzare i menù tematici, punto focale dell'itinerario enograstronomico proposto.
Per assaggiarlo si possono visitare antiche osterie, ristorantini tipici o agriturismo: una maniera estremamente interessante per abbinare il gusto alla scoperta di un territorio impareggiabile come quello della Romagna.
Impossibile dimenticare i vini romagnoli, per innaffiare a dovere i piatti della tradizione a partire dal Sangiovese, per passare al Trebbiano e all’Albana.
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