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    Visitare Sant’Antioco

    Sant’Antioco è una di quelle località sarde che di solito non visita di propria sponte ma che di solito viene inserita come tappa negli itinerari del Sulcis-Iglesiente, a meno che non se ne conoscano i punti d’interesse che sono vari e che vi vado ad illustrare di modo che anche voi siate a conoscenza delle bellezze che Sant’Antioco racchiude e potreste così scoprire che potrebbe essere la meta ideale per le vostre prossime vacanze.

    Sant’Antioco si localizza nella provincia di Carbonia-Iglesias ed è effettivamente un isolotto che si collega a Cagliari (90 km) tramite un istmo artificiale; all’interno di questo territorio troviamo sia il comune di Sant’Antioco, sia quello di Calasetta che i borghi turistici di Maladroxia e Cussorgia e nei pressi si trovano anche due isolotti disabitati: il Toro e la Vacca.

    Le testimonianze affiorate dal sottosuolo ci dicono che Sant’Antioco sorge su un’antica colonia fenicia lo si evince dai reperti fenicio-punici e romani, inoltre sono state ritrovate testimonianze di un successivo insediamento nuragico. A tutt’oggi sembra proprio un borgo di pescatori uscito da un acquerello impressionista, con le sue casette colorate attorniati dai resti di un baluardo sabaudo.

    Visitare Sant’Antioco
    e non concedersi una passeggiata in spiaggia è decisamente impossibile, qui trovate le calette, le insenature e le spiagge fra le più belle della zona adatte a tutta la famiglia, da non perdere:

    • Cala Sapone,
    • la Spiaggia Grande,
    • Porto della Signora,
    • Capo Sperone,
    • Porto Sciusciau,
    • Porto de S’Acqua de sa Canna e Forru ‘a macchina.

    Da non perdere ovviamente Portixeddu, la spiaggia di Maladroxia, la caletta Co’e Quaddus, la Cala Lungafino e poi Sottotorre, Spiaggia delle Saline e Spiaggia Grande. Tutti luoghi che in estate rendono la vacanza ancora più interessante per via delle diverse attività da fare: dal trekking, allo snorkeling, alle escursioni, alle esplorazioni delle grotte marine.

    Come risorse archeologiche culturali visitando Sant’Antioco troviamo siti di rilevante interesse quali la Necropoli Punica ad esempio, risalente al V-III secolo a.C al suo interno sono conservate ben 1500 tombe a camera ipogea per lo più.

    Non possiamo non citare fra i monumenti di Sant’Antioco la Basilica di S.Antioco Martire che fu realizzata  nel V secolo, nel sottosuolo possiamo visitare le catacombe contenenti il sarcofago di Sant’Antioco.

    Citiamo inoltre:

    • il museo archeologico Barreca che espone reperti di epoca fenicia, punica e romana oltre che reperti nuragici
    • ed il Museo del Bisso, decisamente curioso e caratteristico, il bisso è un materiale tessile prodotto dalla nacchera una bivalva presente nel Mediterraneo (oggi specie protetta) con il quale si realizzavano tessuti pregiati destinati agli ecclesiastici.

    Imperdibili le famose Tombe dei Giganti come quella rinvenuta durante lo scavo del sito  Niu de su crobu (località sa Corona de su crabì) dove si trova anche il  nuraghe Gruttiacqua.

    Questo monumento funerario sarebbe stato secondo la credenza e secondo i reperti rinvenuti il luogo della sepoltura di un’antica civiltà di giganti che avrebbe popolato la Sardegna.

    Interessantissima inoltre la Fonte Romana che si trova in Piazza Italia e che fu una delle costruzioni principali realizzata dai Romani che erano già a conoscenza del fatto che questo luogo venisse utilizzato come approvvigionamento d’acqua da parte dei Fenici.

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