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    Lecce, il centro del Salento

    Capoluogo di provincia e centro principale di tutto il Salento, Lecce è una delle città più ricche di storia nel sud Italia, tanto da ricevere il nomignolo di Firenze del sud.

    Le sue origini sono così antiche da non avere fondamenta storiche e le uniche testimonianze arrivano da miti e leggende.

    I primi ritrovamenti che possono dare informazioni sulla presenza umana nel territorio sono reperti archeologici del popolo dei Messapi, che viveva in questa zona tra il VIII e il II secolo a.C.

    Dopo i Messapi fu la volta dei Romani, per poi passare a opere d’arte medievali, rinascimentali e soprattutto barocche.

    L’arte barocca, diffusasi nel Seicento, impregna ogni angolo della città, con dettagli e stili così particolari e specifiche da meritarsi l’appellativo di barocco leccese.

    Il centro della città infine si trova all’interno di una cinta muraria del XVI secolo, in gran parte distrutta e con quattro porte d’entrata: Arco di Trionfo o Porta Napoli, Porta Rudiae, Porta San Biagio e Porta San Martino, quest’ultima crollata nel XIX secolo.

    Vediamo ora cosa offre la città a livello monunentale.

    PERIODO MESSAPICO E ROMANO

    Del periodo messapico rimane solo l’Ipogeo Palmiero, un bel esempio di architettura funeraria che si trova nel giardino di Palazzo Guarini e realizzata probabilmente per una famiglia aristocratica locale.

    Il periodo romano è un po’ più ricco, come si può notare arrivando nella piazza principale della città dove è ubicato l’Anfiteatro, di cui purtroppo restano solo l’arena, le gradinate inferiori e una parte della mura esterne.

    Costruito nell’età Augustea, riusciva a contenere più di 25.000 spettatori; attualmente è possibile vedere solo un terzo della struttura, visto che il resto è ancora sotterrato.

    Della stessa epoca vi è anche il Teatro, lungo quasi 20 metri e ignorato per secoli esattamente come l’Anfiteatro. Quando fu riportato alla luce, vennero scoperte inoltre alcune statue che sono ora conservate nel Museo archeologico provinciale Sigismondo Castromediano.

    PERIODO MEDIEVALE

    Il periodo medievale ci regala soprattutto architettura di tipo religioso. Alcuni degli edifici più importanti non si trovano nel centro città e sono l’Abbazia di Santa Maria di Cerrate, edificata dai monaci basiliano nel XII secolo, e la chiesa romanica Santa Maria d’Aurio.

    All’interno delle mura si trova invece la chiesa di San Giovanni Evangelista, voluta nel 1133 da Anacleto II e dall’ordine delle benedettine e rimaneggiata nel corso dei secoli.

    Infine nella zona del cimitero si trovano il Convento degli Olivetani, un complesso architettonico datato XIV secolo oggi sede della facoltà dei Beni Culturali e della biblioteca di Studi Storici dell’Università del Salento, e la chiesa di Santi Nicolò e Cataldo,eretta nel 1180 da re Tancredi e ricca di affreschi dei secoli XV, XVI e XVII.
    In questa epoca storica nascono poi diversi edifici militari interessanti dal punto di vista architettonico, prima fra tutte la Torre di Belloluogo, voluta da Gualtiero di Brienne e con un’interessante cappella con affreschi della vita di Santa Maria Maddalena.

    Nel cuore di Lecce, si trova poi la Torre del Parco, uno dei simboli della città, è alta più di venti metri ed ebbe diversi utilizzi nei secoli.

    Infine da ricordare il castello di Carlo V, in difesa della città contro le invasioni turche; costruito su un antico maniero, fu ampliato e rimaneggiato nel XVI secolo. Attualmente al suo interno vengono ospitate diverse manifestazioni culturali.

    PERIODO BAROCCO

    Lecce è ricca di moltissimi esempi di edifici e chiese barocche, a cominciare dalla piazza principale, piazza Sant’Oronzo con la colonna omonima, la statua del santo, il palazzetto del Sedile (antica sede del Municipio), la chiesetta di San Marco e la chiesa di Santa Maria delle Grazie.

    Un altro luogo dove il Barocco ne fa da padrone è la centrale piazza del Duomo, una piazza “chiusa” dove si affaccia il duomo con la sua falsa facciata che porta nella navata laterale, l’imponente campanile di Giuseppe Zimbalo, il seminario e l’episcopio.

    Altre chiese di questo periodo sono la chiesa di Santa Croce, monumento simbolo del barocco leccese, la chiesa di Sant’Irene dei Teatini, intitolata alla patrona della città di quegli anni, la chiesa di Santa Teresa d’Avila e l’attiguo convento dei Carmelitani Scalzi, la chiesa di Sant’Anna, costruita vicino al Conservatorio, la chiesa di San Giovanni Battista o del Rosario, la chiesa di Santa Chiara e la chiesa di Sant’Angelo, una delle prime costruite.

    Queste sono solo una piccola parte delle chiese che è possibile visitare nel centro storico di Lecce e nei suoi dintorni, a cui si devono aggiungere anche moltissimi conventi e monasteri spesso attigui alle chiese stesse.

    Del periodo barocco fanno parte infine numerosi palazzi, tuttora adibiti ad abitazioni o diventati lussuosi hotel, e le già citate porte dell’antica cinta muraria.

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