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    Palermo: la città araba da vedere

    Palermo è il capoluogo della Sicilia, nonchè la città più araba d’Italia. Da sempre Palermo è stato crocevia di diverse culture mediterrane, che si rispecchiano fedelmente nella cultura locale, nella struttura e nei monumenti della città.

    Questo passato multietnico si può vedere anche nella gastronomia, che combina ricette tipicamente italiane con gusti e sapori arabi.
    La sua collocazione non solo permette di visitare buona parte dell’isola, ma anche di fare diverse escursioni alle isole, visto che Palermo possiede uno dei porti più importanti d’Italia.

    COSA VEDERE A PALERMO

    Chi decide di visitare Palermo, lo fa sicuramente perchè attratto dalla sua storia e dai suoi monumenti di origine bizantina, araba e normanna, concentrati quasi tutti nella zona denominata Quattro Canti o Teatro del Sole, una piazza ottagonale che comprede quattro quartieri: il Capo, la Cala, la Kalsa e l’Alberghiera.

    Tra i monumenti d’interesse sono da annoverare moltissime chiese, tra cui la Capella Palatina arabo-normanna datata agli inizi del 1100 e situata nel famoso Palazzo dei Normanni, sede del parlamento siciliano;

    la Cattedrale, fondata nel tardo XII secolo, contiene la tomba di diversi regnanti del Regno delle Due Sicilie, tra cui Federico II, oltre ad affreschi e mosaici del XII e XIII secolo;

    la chiesa di san Giovanni degli Eremiti che si trova vicino al Palazzo Reale e sempre in stile arabo-normanno; la chiesa Martorana, di origine greco-ortodossa divenne poi cattolica nel periodo normanno;

    la chiesa di san Cataldo, poco distante della precedente, dove spiccano le grosse cupole e un pavimento musivo di notevole interesse artistico;

    la chiesa del san Salvatore, con fattezze barocche e decorata internamente da marmi policromi e affreschi;

    infine da citare anche la chiesa di san Giuseppe dei Teatini, il più significativo esempio di barocco a Palermo e nell’intera Sicilia.

    Al di là delle chiese a Palermo sono da visitare il Palazzo Arcivescovile, sede del Museo Diocesano, Palazzo Pretorio, costruito e rimaneggiato per secoli, tanto da essere definito un’enciclopedia dello stile architettonico.
    Se si è amanti dei musei e di storia, inoltre, non si può perdere il museo archeologico regionale di Palermo dedicato ad Antonio Salinas, che ripercorre la storia dell’isola e dei suoi dominatori;  è aperto tutte le mattine, il martedì e il venerdì anche il pomeriggio dalle 15:00 alle 18:00.

    Girovagando per Palermo inoltre ci si può imbattere nella Porta Nuova, un classico arco di trionfo costruito alla fine del Cinquecento per festeggiare la vittoria di Carlo V sulle armate turche. Fu ricostruito nel 1669, dopo la sua totale distruzione.

    Luogo affascinante per gli amanti del macabro è il cimitero dei frati capuccini di Palermo, conosciuto come le catacombe, dove, grazie all’alto tasso di umidità, le spoglie di frati e personaggi famosi si sono mantenute pressochè intatte e addirittura riconoscibili.
    Se infine si è amanti dell’art nouveau, non ci si può perdere il Teatro Massimo, costruito per celebrare l’unificazione d’Italia.

    GASTRONOMIA A PALERMO

    La Sicilia in generale è molto rinomata per la sua ricca gastronomia e Palermo non fa altro che rispecchiare appieno questo spirito.
    L’offerta è molto varia e, come si suol dire, ce n’è davvero per tutti i gusti. Tra i prodotti tipici troviamo zafferano, pistacchi, formaggi, fichi d’india, mentre i piatti più tipici, al di là dei celeberrimi cannoli e cassate, si può assaggiare il pane ca meusa, le panelle, la pasta con le sarde e con la mollica fritta.

    Per fare incetta di prodotti del luogo, niente di meglio che una visita a uno dei tanti mercati rionali, dove si viene catapultati in un vortice di odori e colori tipici di un suk arabo.
    I più famosi sono quelli di Ballarò e Vucciria, che si trovano rispettivamente vicino alla stazione a alla chiesa della Martorana. Meno conosciuti dai turisti, ma che vale comunque la pena visitare, sono il mercato del Capo, dietro al Teatro Massimo, e Borgo Vecchio, vicino al porto aperto anche di notte.

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