In località Garavicchio, a Capalbio (GR), sorge un parco artistico la cui atmosfera ha un che di singolare e fiabesco, lo si percepisce anche dal suo nome: il Giardino dei Tarocchi.
Nell’atmosfera mediterranea che circonda questo luogo, nel suggestivo panorama dei fianchi di Capalbio c’è un muro che divide la realtà dalla fantasia, il sogno dalla veglia; il cui ingresso porta ad un mondo in cui uomo e natura ritrovano l’armonia, in cui il bambino che è in noi può abbandonarsi allo stupore: è il muro che cinge il Giardino dei Tarocchi.
Perchè, dunque, questo nome così singolare?
Lo si deve al fatto che, all’interno del giardino, si trovino diverse statue rappresentati gli arcani maggiori dei tarocchi. L’autore di questo giardino dei tarocchi, così colorato e suggestivo, è Niki de Saint Phalle che si è ispirata al Parque Guell di Gaudì che si trova presso Barcellona ma anche al parco di Bomarzo.
Storia del Giardino dei Tarocchi
Il Giardino dei Tarocchi Capalbio, sorge nel 1979 quando l’artista, Niki de Saint Phalle in collaborazione con Ricardo Menon, decide di trasfondere in questo luogo il suo sogno magico, di estrarre la dalla sua arte il lato spirituale della sua vita, la joie de vivrè.
La realizzazione del Giardino dei Tarocchi è stata abbastanza complessa ed ha richiesto l’intervento di diversi esperti, come la ceramista Angela Finocchiaro.
Alcune di queste sculture hanno parti meccaniche ideate dallo scomparso Jean Tinguely, marito di Niki, ed altre statue non sono state create qui ma a Parigi (in particolare vi sono state create la Temperanza, gli Innamorati, il Mondo, l’Eremita, l’Oracolo, la Morte e l’Appeso).
Hanno collaborato anche Mario Botta e Roberto Aureli che hanno realizzato il padiglione di ingresso. Nel 1996, termina la costruzione del Giardino dei Tarocchi di Capalbio ed in totale vi sono stati spesi circa 10 miliardi di lire. Il Giardino dei Tarocchi, accoglierà finalmente i suoi primi visitatori nel 1998.
Cosa vedere nel Giardino dei Tarocchi di Capalbio?
Si tratta di un percorso in cui si svelano ai nostri occhi, 22 sculture coloratissime ricoperta di vetro e ceramiche. Non poste in modo casuale, ma come se raccontassero la storia dell’autrice di questo parco.
Fra le figure più rappresentative ricordiamo:
- la Papessa che raffigura la donna come una sfinge, qui Kiki aveva il suo laboratorio quando lavorava al Giardino dei Tarocchi,
- la scultura della Giustizia nel cui interno il marito di Niki ha collocato la scultura dell’ingiustizia custodita da un grande lucchetto
- e ancora l’Albero della vita i cui rami son teste di serpente e sul cui tronco si possono vedere dei disegni di Kiki, inoltre
- guardando con attenzione si può scorgere la carta dell’impiccato.
- Potevano mancare Adamo ed Eva? No ovviamente, li scorgiamo mentre sono intenti in un pic nic.
- Ed ancora osserviamo il Mago con la grande mano ricoperta di carte-specchio, la Sacerdotessa con la sua bocca-fontana la cui acqua accarezza i gradini coperti di foglie di ceramica per poi gettarsi in un’altra fontana da cui emerge la ruota della fortuna,
- da ammirare senz’altro la Carta della forza con una donna che tiene al guinzaglio un drago.
5 curiosità sul Giardino dei Tarocchi
Queste particolarità rendono il Giardino dei Tarocchi un luogo affascinante e unico che incanta i visitatori con la sua bellezza, il suo simbolismo e la sua interattività:
- Simboli e Immaginazione: Ogni scultura nel giardino rappresenta una carta dei tarocchi e incorpora simboli e immagini unici che riflettono il significato della carta stessa. È come camminare attraverso un mondo di simbolismo e fantasie.
- Materiali Fantastici: Le sculture sono realizzate con una varietà di materiali, tra cui mosaici, ceramica, vetro colorato e persino specchi. Questa combinazione di materiali crea un effetto visivo mozzafiato sotto la luce del sole.
- Interattività: Molti dei pezzi sono interattivi e invitano i visitatori a salire, sedersi o addirittura entrare nelle sculture stesse. Questo coinvolgimento fisico aggiunge una dimensione giocosa e unica all’esperienza.
- Paesaggio Incantevole: Il giardino si trova su una collina panoramica, offrendo una vista spettacolare sulla campagna circostante e sul mare. L’ambiente naturale si fonde con le opere d’arte, creando un’atmosfera magica e suggestiva.
- L’Arte di Niki de Saint Phalle: Il Giardino dei Tarocchi è un’espressione dell’arte dell’artista Niki de Saint Phalle. Le sue sculture sono giocose, colorate e spesso affrontano temi di femminilità, spiritualità e auto-esplorazione. Ogni pezzo racconta una storia unica e personale.
Video sul giardino dei tarocchi
Ecco un meraviglioso video sul Giardino dei Tarocchi di Capalbio
Informazioni utili su Giardino dei Tarocchi
Il Giardino dei Tarocchi di Capalbio si trova in Loc. Garavicchio, 58011 Capalbio Grosseto ilgiardinodeitarocchi.it – si può visitare dal 1 Aprile al 15 Ottobre, nei seguenti orari: 14.30-19.30. Il resto dell’anno è chiuso. La durata della visita è di circa 1 -2 ore.
Il biglietto intero costa €14 – il ridotto €9 da 7 a 16 anni e anziani, gli studenti hanno un ulteriore sconto. Bambini con età inferiore a 7 anni e persone disabili: ingresso gratuito.
Tour virtuale del Giardino dei Tarocchi
Assapora l’incanto del Giardino dei Tarocchi con questo tour virtuale! Mentre sei seduto a casa, lascia che il Giardino dei Tarocchi ti trasporti in un mondo di immaginazione e bellezza senza confini.
Il Giardino dei Tarocchi è molto più di una semplice collezione di sculture; è un’esperienza che cattura l’immaginazione e il cuore.
Attraversando queste opere d’arte affascinanti, si viene trasportati in un mondo di simbolismo, colori vivaci e forme uniche. La maestria artistica di Niki de Saint Phalle brilla in ogni dettaglio, e l’interattività delle sculture invita i visitatori a diventare parte dell’opera stessa.
Il giardino è un luogo in cui l’arte e la natura si intrecciano in un abbraccio armonioso, creando un ambiente che stimola i sensi e l’anima. Dopo aver attraversato questo regno di fantasia e spirito creativo, si lascia il Giardino dei Tarocchi con un nuovo apprezzamento per l’arte e una sensazione di connessione con il mondo che ci circonda.
È una dimostrazione di come l’arte possa trasformare uno spazio in qualcosa di veramente magico.