Esiste un luogo in Toscana dove il paesaggio della Val d’Orcia, un mare di colline dolci e cipressi solitari, sembra fondersi in un’armonia perfetta con l’architettura. Benvenuto a Pienza, un gioiello prezioso, la “città ideale” del Rinascimento voluta da un Papa sognatore, Enea Silvio Piccolomini (Papa Pio II).
Questo borgo della Toscana, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, non è nato per caso, ma è stato interamente progettato a tavolino per incarnare i principi di perfezione e razionalità dell’Umanesimo.
Situata in una posizione panoramica tra Montalcino e Montepulciano, Pienza si raggiunge al meglio in auto, percorrendo strade che sono esse stesse un’attrazione. Se ti stai chiedendo cosa vedere a Pienza per cogliere la sua anima unica, sei nel posto giusto.
Questo borgo è un capolavoro assoluto, una tappa imprescindibile tra i borghi più belli d’Italia. Sei pronto a scoprire questo sogno rinascimentale a cielo aperto?
Perché visitare Pienza è un’esperienza unica?
Visitare Pienza non significa solo esplorare un bellissimo borgo toscano, ma camminare letteralmente dentro un’utopia realizzata, un sogno del Rinascimento che ha preso forma. L’esperienza è unica perché qui, in una manciata di metri, potrai ammirare la perfetta applicazione dei principi urbanistici e architettonici di Leon Battista Alberti, voluti da Papa Pio II per trasformare il suo umile villaggio natale in una città ideale.
Ti resterà nel cuore per l’incredibile armonia della sua Piazza Pio II, un salotto a cielo aperto dove Duomo, Palazzo Piccolomini e Palazzo Comunale dialogano in un equilibrio perfetto. Ma Pienza ti conquisterà anche per i suoi panorami mozzafiato sulla Val d’Orcia, che si aprono dalle sue mura, e per il profumo inebriante del pecorino che si diffonde dalle sue botteghe.
È un mix perfetto di arte, paesaggio e sapori. Sebbene sia molto più piccola di altre mete, la sua perfezione la rende una tappa che regge il confronto con la grandezza di città come Siena o Firenze. È un’esperienza che ti riempirà gli occhi di bellezza e ti farà riflettere sul potere dei sogni.
Pienza: consigli utili per organizzare il tuo viaggio (prima di partire)
Visitare Pienza e la Val d’Orcia è un’esperienza indimenticabile, ma partire con le informazioni giuste ti aiuterà a godertela al meglio. Abbiamo raccolto per te alcuni consigli pratici fondamentali per pianificare il tuo soggiorno, dalle indicazioni su come arrivare a suggerimenti su come assaporare ogni momento in questo angolo di paradiso toscano.
Come arrivare a Pienza (e perché l’auto è la scelta migliore)
Pienza si trova nel cuore della Val d’Orcia, in provincia di Siena, lontana dalle principali linee ferroviarie. Un consiglio fondamentale: il modo migliore in assoluto per raggiungerla e per esplorare la zona è in auto. Questo ti darà la libertà di percorrere le strade panoramiche della Val d’Orcia, fermandoti a fotografare i celebri paesaggi. Se viaggi con i mezzi pubblici, la soluzione più comune è prendere un treno fino a Chiusi-Chianciano Terme e da lì proseguire con un autobus per Pienza (circa 50 minuti).
Un’altra ottima strategia è visitare Pienza in giornata se fai base in una città più grande; ad esempio, dopo aver scoperto cosa vedere a Siena, puoi raggiungere Pienza in circa un’ora di auto, combinando così due meraviglie toscane. Appena fuori dalle mura del borgo troverai diversi parcheggi a pagamento.
Come muoversi: rigorosamente a piedi
Il centro storico di Pienza è molto piccolo, quasi interamente pedonale (ZTL) e si esplora magnificamente a piedi. Le sue dimensioni raccolte sono parte del suo fascino. In meno di 10 minuti puoi attraversarlo da una porta all’altra. Le vere scoperte si fanno passeggiando senza fretta lungo il corso principale e perdendosi nei deliziosi vicoli laterali, che spesso si aprono su terrazze panoramiche mozzafiato.
Quando andare (e gli eventi da non perdere)
La primavera (aprile-giugno) e l’autunno (settembre-ottobre) sono le stagioni ideali per visitare Pienza. Il clima è mite, perfetto per passeggiare, e le colline della Val d’Orcia offrono colori spettacolari, dal verde brillante al dorato. L’estate è bella ma può essere molto calda e affollata. Un evento da non perdere è la “Fiera del Cacio”, che si tiene ogni anno a inizio settembre: il borgo si anima con bancarelle dedicate al famoso pecorino di Pienza e con il tradizionale “Palio del Cacio Fuso”, un divertente gioco popolare in piazza.
Dove alloggiare (la scelta strategica)
Per un’esperienza romantica e immersiva, alloggiare in un B&B o in un piccolo hotel all’interno del centro storico è un’esperienza unica, anche se i parcheggi sono esterni alle mura. Per chi cerca un contatto più profondo con la natura e il paesaggio, una scelta meravigliosa è quella di soggiornare in uno dei tanti agriturismi situati sulle colline che circondano Pienza. Ti sveglierai con una vista spettacolare sulla Val d’Orcia e potrai gustare prodotti a chilometro zero. È un’ottima soluzione per chi viaggia in auto.
Cosa vedere a Pienza: la Top 5 della città ideale del Rinascimento
Passeggiare per Pienza è come entrare in un dipinto del Rinascimento. Le sue meraviglie non sono sparse per una grande città, ma concentrate in un centro storico armonioso e perfetto, un vero gioiello di urbanistica. Ti guideremo attraverso le 5 tappe fondamentali che definiscono il sogno di Papa Pio II e che rendono Pienza una meta indimenticabile. Preparati a un’immersione totale nella bellezza e nella perfezione.
1. Piazza Pio II: il cuore pulsante del sogno rinascimentale
La tua visita a cosa vedere a Pienza inizia e culmina qui, in Piazza Pio II, una delle piazze più perfette e armoniose del Rinascimento italiano. Questo spazio trapezoidale, progettato dall’architetto Bernardo Rossellino sotto la supervisione di Leon Battista Alberti, è il cuore della “città ideale” voluta da Papa Pio II Piccolomini.
Informazioni turistiche e perché visitarla: Non è solo una piazza, ma un vero e proprio palcoscenico monumentale dove tutti gli edifici principali dialogano tra loro in un equilibrio perfetto. Su di essa si affacciano i quattro simboli del potere spirituale e temporale: la Cattedrale dell’Assunta, il Palazzo Piccolomini (la residenza papale), il Palazzo Comunale e il Palazzo Vescovile.
Cosa non perderti: Al centro della piazza, noterai un pozzo finemente scolpito, il “Pozzo dei Cani”, anch’esso opera del Rossellino. Siediti sulla panca in pietra che corre lungo il perimetro della piazza e prenditi del tempo per ammirare la perfezione delle linee, la prospettiva e il gioco di luci sulla pietra di travertino.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Pensa che la pavimentazione della piazza è leggermente in pendenza verso la Cattedrale. Non è un errore, ma una scelta architettonica geniale per far sembrare il Duomo ancora più imponente e maestoso, attirando lo sguardo del visitatore verso il centro del potere spirituale. Un trucco prospettico che ti farà apprezzare ancora di più la genialità del progetto.
2. La Cattedrale dell’Assunta: un gioiello di luce e armonia

Dominando la piazza con la sua elegante facciata in travertino, la Cattedrale dell’Assunta è il fulcro spirituale del progetto di Papa Pio II. Commissionata all’architetto Bernardo Rossellino, questa chiesa è un capolavoro unico che fonde l’ispirazione rinascimentale italiana con elementi del gotico tedesco.
La facciata, tripartita da lesene e archi, segue i principi di armonia e proporzione di Leon Battista Alberti. Ma è l’interno che ti sorprenderà. Papa Pio II, durante i suoi viaggi in Austria e Germania, rimase affascinato dalle grandi chiese gotiche (le Hallenkirchen) e chiese a Rossellino di ricreare qui la stessa luminosità. Il risultato è un ambiente inondato di luce naturale grazie alle immense vetrate gotiche, uno spazio arioso e solenne molto diverso dalle chiese rinascimentali del centro Italia.
Cosa non perderti all’interno: Ammira le cinque pale d’altare nelle cappelle absidali, commissionate dal Papa stesso ai più importanti pittori senesi dell’epoca. Sono tutte ancora nella loro posizione originale. Non perderti anche il magnifico coro ligneo intarsiato.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Pensa che il terreno su cui poggia la parte posteriore della Cattedrale è franoso. Già durante la costruzione, Rossellino dovette realizzare imponenti fondamenta per contrastare il cedimento. Se osservi bene il pavimento all’interno, noterai delle crepe e un’evidente pendenza, testimonianza di questa millenaria e silenziosa battaglia tra l’architettura e la natura. Papa Pio II, consapevole del rischio, emanò una bolla papale che proibiva di alterare in qualsiasi modo la chiesa, per non comprometterne la stabilità. È uno dei monumenti da vedere a Pienza che racconta una storia di audacia e fragilità.
3. Palazzo Piccolomini: la residenza privata di un Papa umanista
Proprio alla destra della Cattedrale, si erge il magnifico Palazzo Piccolomini, concepito come residenza privata di Papa Pio II e della sua famiglia. Progettato da Bernardo Rossellino, si ispira chiaramente al Palazzo Rucellai di Firenze, opera del suo maestro Leon Battista Alberti, ma con un’innovazione che lo rende unico.
Oggi il palazzo è una casa-museo che ti permetterà di fare un tuffo nella vita di un Papa umanista del Rinascimento. Potrai visitare gli appartamenti papali, ancora arredati con mobili d’epoca, la biblioteca e la sala d’armi. La visita guidata è fondamentale per apprezzare la storia di ogni ambiente.
Cosa non perderti: La vera meraviglia del palazzo, la sua caratteristica più celebre, è il magnifico loggiato a tre ordini di archi che si affaccia sul retro. Da qui si apre una vista panoramica spettacolare e commovente sulla Val d’Orcia, che arriva fino al Monte Amiata. Questo loggiato, e il giardino pensile sottostante, rappresentano uno dei primi esempi di architettura rinascimentale che “apre” l’edificio verso il paesaggio, considerandolo parte integrante del progetto.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Pensa che Papa Pio II amava così tanto questa vista che emanò una bolla papale per proibire la costruzione di qualsiasi edificio che potesse ostruirla. Grazie a questa legge lungimirante, ancora oggi, dopo oltre 500 anni, possiamo godere dello stesso identico, incontaminato panorama che ammirava il Papa. È una delle esperienze più belle da fare a Pienza, un vero e proprio quadro vivente sul Rinascimento.
4. Via del Bacio e Via dell’Amore: passeggiate romantiche con vista sulla Val d’Orcia

L’esperienza di visitare Pienza non è completa senza una passeggiata lungo le sue mura panoramiche, dove si trovano alcune delle stradine più romantiche e fotografate di tutta la Toscana. Lasciata Piazza Pio II, dirigiti dietro la Cattedrale: qui inizia un percorso pedonale che ti regalerà viste mozzafiato.
Questo percorso è diviso in quattro tratti, ognuno con un nome suggestivo: Via del Casello, Via dell’Amore, Via della Fortuna e, la più celebre, Via del Bacio. Non sono semplici strade, ma veri e propri “balconi” sospesi sulle dolci colline della Val d’Orcia, un paesaggio iconico dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Passeggiare qui, mano nella mano, specialmente al tramonto, è un’esperienza incredibilmente romantica.
Cosa non perderti: Cerca le panchine panoramiche posizionate strategicamente lungo il percorso. Siediti per qualche minuto e lascia che il tuo sguardo si perda tra i campi dorati, i casolari isolati e le file di cipressi. È un’immersione totale nella bellezza e nella pace della campagna toscana.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Pensa che i nomi di queste vie (“Amore”, “Bacio”, “Fortuna”) non sono antichi. Furono attribuiti solo nel XX secolo per ragioni turistiche, proprio per sottolineare l’atmosfera romantica del luogo, ispirata anche dal film “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli, che girò alcune delle sue scene più famose proprio qui a Pienza, consacrandola come città dell’amore. È una tappa obbligata tra le cose da vedere a Pienza che ti farà innamorare del paesaggio toscano.
5. Il Pecorino di Pienza: un assaggio del sapore della Val d’Orcia

Non puoi dire di aver visitato Pienza senza aver assaggiato il suo tesoro più famoso e delizioso: il Pecorino di Pienza. Questo formaggio, prodotto con il latte delle pecore che pascolano sulle colline argillose della Val d’Orcia (ricche di erbe aromatiche uniche), è un’eccellenza che affonda le sue radici in una tradizione millenaria.
Passeggiando lungo il Corso Rossellino e nei vicoli del centro, sarai avvolto dal profumo intenso e inconfondibile che proviene dalle tante botteghe storiche. Entrare in uno di questi negozietti è un’esperienza sensoriale. Troverai forme di pecorino di ogni tipo e stagionatura: dal “fresco”, più delicato, al “semistagionato”, fino allo “stagionato” dal sapore più deciso e piccante.
Cosa non perderti e come viverla: Chiedi di fare un piccolo assaggio per scoprire le diverse stagionature. Molte botteghe offrono degustazioni guidate, magari abbinando il formaggio a confetture locali (come quella di fichi o cipolle rosse) e a un bicchiere di vino Orcia DOC. È un’esperienza che ti farà capire il profondo legame tra questo prodotto e il suo territorio.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: La particolarità del Pecorino di Pienza sta anche nei suoi metodi di affinamento. Pensa che alcune delle forme più pregiate vengono stagionate avvolte in foglie di noce, in cenere o in vinacce, tecniche antiche che conferiscono al formaggio aromi unici e complessi. Chiedi al bottegaio di raccontarti queste storie: scoprirai un mondo di sapienza artigianale. Questa è l’ultima, ma non meno importante, delle cose da fare a Pienza per portarsi a casa un sapore indimenticabile.
Cosa mangiare a Pienza: i sapori autentici della Val d’Orcia
Un viaggio a Pienza è un’immersione totale nei sapori robusti e genuini della Val d’Orcia. La cucina locale è un inno alla semplicità e alla qualità eccelsa delle materie prime, dai formaggi ai salumi, dalla pasta fatta a mano alle carni saporite. Preparati a un’esperienza culinaria indimenticabile: ti guideremo tra i piatti tipici di Pienza e alcuni indirizzi dove assaporare l’anima più autentica di questa terra.
Prodotti e piatti tipici di Pienza che devi assolutamente provare
Il re indiscusso della tavola è il Pecorino di Pienza, che devi assaggiare in tutte le sue stagionature, dal fresco al riserva. Ma la gastronomia locale non si ferma qui.
Un primo piatto che non puoi perderti sono i “pici”, una pasta fresca fatta a mano simile a grossi spaghetti, conditi tradizionalmente “all’aglione” (con un sugo di pomodoro e aglio) o “cacio e pepe”, dove il pecorino locale esprime il suo massimo sapore. Un altro must sono i salumi di Cinta Senese, un’antica razza suina allevata allo stato brado, dal gusto inconfondibile.
Per secondo, la carne Chianina alla brace è un’eccellenza. Il tutto, naturalmente, accompagnato da un bicchiere di Orcia DOC o di Brunello di Montalcino, data la vicinanza.
Trattorie e ristoranti consigliati a Pienza per un’esperienza autentica
Per gustare al meglio queste specialità, ecco alcuni locali storici e amati dove la tradizione è di casa (ricorda che a Pienza i posti sono pochi e molto richiesti, quindi prenotare è quasi sempre indispensabile!):
Osteria Sette di Vino – Piazza di Spagna, 1: Non aspettarti un ristorante tradizionale. Questa è una piccola e autentica “mescita” con pochi tavoli, un’atmosfera incredibilmente rustica e conviviale. Il menù è fisso e limitato a pochi piatti della tradizione contadina, come le zuppe e i fagioli, serviti in scodelle di coccio. Un’esperienza verace.
Trattoria Latte di Luna – Via S. Carlo, 2/4: Una delle trattorie più famose e apprezzate di Pienza, situata appena dentro le mura. È rinomata per la sua cucina casereccia e per la qualità dei suoi ingredienti. Qui potrai gustare ottimi pici fatti a mano e carni alla griglia. In estate, cerca di prenotare un tavolo nel loro delizioso giardino interno.
La Buca delle Fate – Corso il Rossellino, 38/A: Un’altra istituzione nel cuore di Pienza. Offre un’atmosfera accogliente e un menù che celebra tutti i classici della cucina toscana, dai crostini ai pici, fino alla fiorentina. È un posto affidabile dove assaggiare i veri sapori della Val d’Orcia.
La Terrazza del Chiostro – Corso il Rossellino, 26: Se cerchi un’esperienza più raffinata con una vista mozzafiato, questo è il posto giusto. È il ristorante di un hotel di lusso situato in un antico convento, con una terrazza che offre un panorama spettacolare sulla Val d’Orcia. La cucina è toscana e gourmet. Perfetto per un’occasione speciale o una cena romantica.
Cosa vedere vicino a Pienza: un tour nel cuore della Val d’Orcia
Uno dei motivi principali per visitare Pienza è la sua posizione strategica, un vero e proprio palcoscenico affacciato sulla Val d’Orcia, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Avere Pienza come base ti permetterà di esplorare in brevi gite giornaliere alcuni dei paesaggi e dei borghi più iconici della Toscana. Noleggiare un’auto è quasi indispensabile per godere appieno di questa esperienza. Ecco alcune delle gite da fare vicino a Pienza che ti lasceranno senza fiato.
1. I Cipressi di San Quirico d’Orcia (circa 10 km)
Come arrivare: In auto, percorrendo la SR2 in direzione di Siena. Li vedrai sulla tua destra, poco prima di arrivare a San Quirico.
Perché visitarli: Non è un borgo, ma una vera e propria icona del paesaggio toscano, forse l’immagine più famosa al mondo della Val d’Orcia. Stiamo parlando del celebre gruppetto di cipressi isolato su una collina. Fermarsi qui per scattare una fotografia, specialmente con la luce del mattino o del tramonto, è un rito per ogni viaggiatore. È un’esperienza che ti connetterà profondamente con la bellezza di questo paesaggio.
2. Montalcino: la patria del Brunello (circa 24 km)

Come arrivare: In auto, in circa 30-40 minuti, attraverso strade panoramiche immerse nei vigneti.
Perché visitarlo: Montalcino è un magnifico borgo medievale, famoso in tutto il mondo per essere la patria di uno dei vini più prestigiosi d’Italia, il Brunello di Montalcino. Ti consigliamo di salire sulla sua imponente Rocca trecentesca, dai cui spalti si gode una vista spettacolare sulla Val d’Orcia e sui vigneti circostanti. L’esperienza imperdibile qui è una degustazione in una delle tante enoteche storiche del centro o, ancora meglio, prenotando una visita in una delle celebri cantine dei dintorni.
3. Montepulciano: il borgo del Vino Nobile (circa 15 km)

Come arrivare: In auto, in circa 20-25 minuti.
Perché visitarlo: Arroccato sulla cima di un colle, Montepulciano è un borgo elegante e monumentale, che ti colpirà per i suoi sontuosi palazzi rinascimentali e per la sua magnifica Piazza Grande, set di numerosi film (tra cui una scena della saga di ‘Twilight’). Famosa per il suo Vino Nobile di Montepulciano, offre la possibilità di visitare cantine storiche monumentali scavate nel tufo, proprio sotto i palazzi del centro. È un’esperienza unica che unisce storia, architettura e grandi vini.
4. Bagno Vignoni: la piazza d’acqua termale (circa 8 km)
Come arrivare: In auto, in soli 10-15 minuti da Pienza.
Perché visitarlo: Preparati a scoprire uno dei borghi più unici e surreali della Toscana. Il cuore di Bagno Vignoni non è una piazza lastricata, ma un’enorme vasca rettangolare di acqua termale calda e fumante, che sgorga da una sorgente di origine vulcanica. L’atmosfera è magica e rilassante. Sebbene non sia possibile fare il bagno nella piazza, potrai immergere i piedi nei canaletti di acqua calda sotto il Parco dei Mulini. Per un’esperienza di benessere completa, puoi accedere a uno degli stabilimenti termali del borgo. Se ami il relax termale ma cerchi anche il mare, potresti pensare di esplorare cosa vedere a Castiglione della Pescaia e le sue vicine terme di Saturnia. È una delle cose da vedere vicino a Pienza che ti rigenererà.
5. Cappella della Madonna di Vitaleta: un’icona solitaria (circa 7 km)

Come arrivare: In auto, seguendo la strada provinciale SP146 da Pienza verso San Quirico. Dovrai lasciare l’auto e fare un breve tratto a piedi su una strada sterrata.
Perché visitarla: È un’altra delle immagini simbolo della Val d’Orcia. La Cappella di Vitaleta è una piccola e suggestiva chiesetta solitaria, incorniciata da due file di cipressi in mezzo a un mare di colline ondulate. Non è tanto l’edificio in sé, quanto il paesaggio e l’atmosfera di pace assoluta a rendere questo luogo magico. È una tappa obbligata per gli amanti della fotografia e per chiunque cerchi uno scorcio di Toscana da cartolina, ancora più bello se visitato dopo aver ammirato i capolavori che ci sono da scoprire a Firenze.
10 cose da sapere su Pienza
Stai organizzando la tua visita nella città ideale del Rinascimento e hai qualche dubbio? Ottima cosa! Abbiamo raccolto qui le risposte alle domande più frequenti che i viaggiatori come te si pongono su Pienza, con consigli pratici per aiutarti a vivere al meglio la tua esperienza nella Val d’Orcia.
Per cosa è famosa Pienza?
Pienza è famosa principalmente per due motivi: essere la 'città ideale del Rinascimento', un capolavoro urbanistico Patrimonio UNESCO voluto da Papa Pio II, e per il suo squisito formaggio, il Pecorino di Pienza. È celebre anche per i suoi panorami mozzafiato sulla Val d'Orcia.
Quanto tempo ci vuole per visitare Pienza?
Per visitare il centro storico di Pienza con calma, ammirare la piazza principale e le sue attrazioni, e curiosare tra le botteghe, sono sufficienti 2-3 ore. Se vuoi includere anche la visita guidata a Palazzo Piccolomini e dedicare tempo a una degustazione di pecorino, considera mezza giornata.
Cosa posso fare a Pienza in un giorno?
Con un giorno a Pienza, puoi fare tantissimo! La mattina visita il centro storico con Piazza Pio II, la Cattedrale e Palazzo Piccolomini. Fai una passeggiata panoramica lungo Via del Bacio. Per pranzo, goditi un tagliere di pecorino e salumi. Il pomeriggio, usala come base per un piccolo tour della Val d'Orcia, visitando i vicini Cipressi di San Quirico e il borgo termale di Bagno Vignoni.
Cosa si fa a Pienza?
A Pienza le attività principali sono passeggiare nel suo centro storico perfetto, ammirare i capolavori del Rinascimento in Piazza Pio II, fotografare i panorami mozzafiato sulla Val d'Orcia dalle sue mura e, soprattutto, degustare e acquistare il celebre Pecorino di Pienza nelle tante botteghe storiche.
Qual è il formaggio tipico di Pienza?
Il formaggio tipico per eccellenza è il Pecorino di Pienza. È un formaggio a base di latte di pecora, famoso per il suo sapore unico dato dalle erbe aromatiche che crescono nei pascoli argillosi della Val d'Orcia. Lo troverai in diverse stagionature, dal fresco al 'riserva', e affinato in modi particolari, come sotto la cenere o avvolto in foglie di noce.
Cosa mangiare di tipico a Pienza?
Oltre al Pecorino di Pienza, devi assolutamente assaggiare i 'pici', una pasta fresca fatta a mano tipica della zona, solitamente condita cacio e pepe o all'aglione. Ottimi anche i salumi di Cinta Senese e, per secondo, la carne Chianina alla brace. Il tutto accompagnato da un bicchiere di vino Orcia DOC.
Qual è il borgo più bello della Val d'Orcia?
È una scelta difficile e molto personale! Pienza è considerata da molti il gioiello architettonico per la sua perfezione rinascimentale. Montalcino è amata per la sua imponente rocca e l'atmosfera legata al vino Brunello. Montepulciano affascina per la sua eleganza e la sua Piazza Grande. Bagno Vignoni è unica al mondo con la sua piazza d'acqua. Ognuno ha un suo fascino speciale.
Il centro storico di Pienza è patrimonio UNESCO?
Sì, assolutamente. Il centro storico di Pienza è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1996 come primo esempio di applicazione dei concetti urbanistici del Rinascimento, ovvero la 'città ideale'. Nel 2004, l'UNESCO ha esteso il riconoscimento all'intera Val d'Orcia come paesaggio culturale.
Serve la macchina per visitare Pienza?
Per visitare il borgo di Pienza in sé non serve l'auto, anzi, il centro è pedonale. Tuttavia, per raggiungere Pienza e per esplorare le meraviglie della Val d'Orcia (come Montalcino, San Quirico, Bagno Vignoni), avere un'auto è quasi indispensabile e ti darà la massima libertà.
Qual è il dolce tipico toscano?
La Toscana ha tanti dolci meravigliosi! Tra i più famosi ci sono i 'cantucci', biscotti secchi alle mandorle da intingere nel Vin Santo. A Siena è celebre il Panforte, un dolce speziato ricco di frutta candita e mandorle. A Pienza, oltre ai cantucci, potrai trovare ottime torte casalinghe come la crostata di marmellata.

