C’è un’Italia che si scopre lontano dalle grandi città d’arte, un’Italia fatta di vicoli stretti dove il tempo sembra essersi fermato, di piazze silenziose e di panorami che tolgono il fiato. Benvenuto nel mondo dei borghi più belli d’Italia, veri e propri scrigni di storia, arte e tradizioni autentiche.
Pensa che in Italia si contano oltre 5.500 piccoli comuni con meno di 5.000 abitanti, un patrimonio immenso e diffuso da cui l’associazione ‘I Borghi più belli d’Italia’ ha certificato oltre 300 gemme per la loro eccezionale bellezza e qualità della vita. E non è solo una questione di bellezza: secondo le statistiche più recenti, il turismo in questi centri minori è in costante crescita, attirando milioni di viaggiatori italiani e stranieri in cerca di esperienze più autentiche.
Scegliere di visitarli significa fare un viaggio nel tempo, riscoprire un ritmo di vita più lento e umano, e assaporare l’anima più genuina del nostro paese. Ma con così tante meraviglie sparse lungo lo Stivale, da dove iniziare? Non temere. Abbiamo selezionato per te la nostra Top 10, un viaggio da nord a sud tra borghi che ti resteranno nel cuore.
È un patrimonio diffuso, dove ogni regione custodisce le sue perle, come i famosi borghi della Toscana. Sei pronto a partire con noi per questo viaggio indimenticabile?
1. Vernazza, Liguria: il gioiello colorato delle Cinque Terre

Il nostro viaggio non può che iniziare da qui, da uno dei borghi marinari più famosi e fotografati del mondo: Vernazza, la perla delle Cinque Terre.
Come arrivare: Dimentica l’auto (il borgo è quasi inaccessibile). Il modo migliore e più suggestivo per raggiungerla è in treno, con il Cinque Terre Express che ferma in tutte e cinque le terre, oppure a piedi, percorrendo i sentieri panoramici che la collegano a Corniglia e Monterosso.
Perché è tra i più belli: Vernazza ti conquisterà per la sua incredibile scenografia. È un anfiteatro di case-torri coloratissime (gialle, rosa, rosse) che si stringono attorno a un porticciolo naturale e a una piazzetta affacciata direttamente sul mare. A dominare la scena ci sono la Chiesa di Santa Margherita d’Antiochia, con il suo campanile ottagonale, e i resti della torre di avvistamento del Castello Doria.
Un consiglio da veri intenditori: Sali lungo il sentiero in direzione Monterosso. Dopo i primi 10-15 minuti di cammino in salita, ti troverai nel punto esatto da cui si scatta la foto-cartolina più famosa del borgo, con una vista a volo d’uccello sulla baia e sulle case colorate.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Pensa che la piazzetta principale, oggi cuore pulsante del borgo, un tempo era attraversata dal torrente Vernazzola. Fu solo dopo un’alluvione nel Medioevo che il torrente fu coperto, creando lo spazio che oggi amiamo. Sotto i tuoi piedi, l’acqua continua a scorrere verso il mare. È un luogo che appartiene di diritto alla lista dei borghi della Liguria da visitare assolutamente.
2. Orta San Giulio, Piemonte: il borgo dipinto e la sua isola mistica

Lasciamo il mare per immergerci nell’atmosfera silenziosa e spirituale del Lago d’Orta, dove sorge il magnifico borgo di Orta San Giulio.
Come arrivare: Il modo migliore è in auto, lasciandola nei parcheggi a pagamento all’ingresso del borgo (il centro è pedonale). Dalla stazione di Orta-Miasino, sono circa 20 minuti a piedi.
Perché è tra i più belli: Orta ti conquisterà con la sua eleganza discreta. Il cuore del borgo è Piazza Motta, un vero salotto affacciato sull’acqua, con i suoi palazzi affrescati, il cinquecentesco Palazzotto e i caffè dove godersi la vista. Da qui, il tuo sguardo sarà catturato dall’Isola di San Giulio, che sembra fluttuare al centro del lago.
Cosa non perderti: Prendi un battello e raggiungi l’Isola di San Giulio (5 minuti di navigazione). È un’esperienza magica. Percorri in silenzio la “Via del Silenzio e della Meditazione”, un anello pedonale che gira intorno all’isola e alla sua imponente Basilica romanica. Le massime incise sui muri ti inviteranno alla riflessione.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: La Basilica sull’isola custodisce un pulpito in marmo nero di Oira che è un capolavoro assoluto della scultura romanica. Ma la vera leggenda riguarda San Giulio in persona, che nel IV secolo avrebbe raggiunto l’isola, allora infestata da serpenti e draghi, navigando sul suo mantello e scacciando le creature con il suo bastone. È un borgo che unisce arte, spiritualità e un pizzico di leggenda.
3. Vipiteno (Sterzing), Trentino-Alto Adige: un gioiello alpino dal cuore tirolese

Il nostro viaggio ci porta ora tra le maestose vette delle Alpi, per scoprire Vipiteno (in tedesco, Sterzing), una delle città più settentrionali d’Italia e un vero gioiello di architettura tirolese.
Come arrivare: Vipiteno è facilmente raggiungibile in auto, trovandosi proprio lungo l’Autostrada del Brennero (A22). Anche arrivare in treno è molto comodo: la stazione è sulla linea principale del Brennero e a pochi passi dal centro storico.
Perché è tra i più belli: A differenza di molti borghi medievali, Vipiteno ti colpirà per la sua eleganza e i suoi colori. Il suo cuore pulsante è la “Città Nuova”, una lunga e magnifica via fiancheggiata da palazzi storici dai colori pastello, con i caratteristici “erker” (bovindi decorati) e insegne in ferro battuto. La via è dominata dalla maestosa Torre delle Dodici, alta 46 metri, che divide la Città Nuova dalla Città Vecchia.
Cosa non perderti: Una passeggiata lungo la via principale in ogni stagione. Durante i mercatini di Natale, l’atmosfera è magica; in estate, i caffè all’aperto la rendono vivace e accogliente. Non perderti una visita alla Sala del Consiglio nel Municipio, interamente rivestita in legno intagliato, un capolavoro gotico.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Pensa che la ricchezza di Vipiteno nel Medioevo non derivava dal commercio agricolo, ma dalle vicine miniere d’argento. Fu proprio grazie all’argento che le ricche famiglie di mercanti poterono costruire i sontuosi palazzi che ammiri oggi. La Torre delle Dodici, oltre a segnare le ore, fungeva anche da torre di avvistamento per proteggere questo immenso tesoro. È un borgo che racconta una storia inaspettata di ricchezza mineraria nel cuore delle Alpi.
4. Pienza, Toscana: la “città ideale” del Rinascimento

Il nostro viaggio ci porta ora in uno dei paesaggi più iconici e amati d’Italia, la Val d’Orcia (Patrimonio UNESCO), per scoprire Pienza, un borgo che è un vero e proprio gioiello di urbanistica e architettura.
Come arrivare: Il modo migliore per raggiungere Pienza e godersi la bellezza della Val d’Orcia è in auto. Non ci sono stazioni ferroviarie dirette; la più vicina è a Chiusi-Chianciano Terme, da cui si deve proseguire in autobus.
Perché è tra i più belli: Pienza non è un borgo medievale come tanti, ma la “città ideale” del Rinascimento, un sogno umanistico diventato realtà. Fu trasformata per volere di Papa Pio II (Enea Silvio Piccolomini), che nacque qui e volle trasformare il suo umile villaggio natale in un capolavoro architettonico. Il cuore del borgo è la magnifica Piazza Pio II, un concentrato di armonia e perfezione dove si affacciano la Cattedrale, il Palazzo Piccolomini e il Palazzo Comunale, tutti progettati dal grande architetto Rossellino.
Cosa non perderti: Una passeggiata lungo i bastioni del borgo, da cui si gode una vista panoramica spettacolare e indimenticabile sulle dolci colline della Val d’Orcia. Non andartene senza aver assaggiato il prodotto simbolo del luogo: il famoso Pecorino di Pienza. Fermati in una delle tante botteghe per una degustazione.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Pensa che i nomi delle vie che si diramano dal corso principale sono un tocco di romanticismo voluto dal Papa: troverai Via dell’Amore, Via del Bacio, Via della Fortuna. Un altro dettaglio affascinante si trova nel Duomo: per volere del Papa, nessuna famiglia nobile poté mai aggiungere il proprio stemma all’interno, per preservarne la purezza, una regola rispettata ancora oggi. È un borgo che racconta una storia unica di ambizione, arte e paesaggio, uno dei borghi più belli della Toscana da visitare assolutamente.
5. Spello, Umbria: il borgo dei fiori e dei tesori romani

Il nostro viaggio prosegue nel cuore verde dell’Umbria, alla scoperta di Spello, un borgo incantevole adagiato sulle pendici del Monte Subasio, che ti conquisterà con i suoi colori, i suoi profumi e la sua atmosfera serena.
Come arrivare: Spello è molto facile da raggiungere. Si trova lungo la principale arteria stradale della regione (SS75) e ha una sua stazione ferroviaria sulla linea Foligno-Firenze, rendendo il treno un’ottima opzione.
Perché è tra i più belli: Spello è famoso in tutto il mondo per le “Infiorate”, spettacolari tappeti di fiori che vengono creati per le strade in occasione del Corpus Domini. Ma la sua bellezza floreale è visibile tutto l’anno: il borgo è un tripudio di balconi, vicoli e scalinate adornati con vasi di fiori coloratissimi, curati con amore dagli abitanti. Oltre ai fiori, Spello conserva un’anima romana ben visibile, con le sue antiche porte (Porta Consolare, Porta Venere) e i resti di un anfiteatro.
Cosa non perderti: Una visita alla Cappella Baglioni, all’interno della chiesa di Santa Maria Maggiore. Qui potrai ammirare un ciclo di affreschi del Pinturicchio che è un capolavoro assoluto del Rinascimento, un tesoro inaspettato in un borgo così piccolo.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Pensa che una delle torri della Porta Venere, le Torri di Properzio, secondo la leggenda, era la casa del celebre poeta latino Properzio, anche se in realtà visse un secolo prima della loro costruzione. Un altro dettaglio affascinante è l’ “olio nuovo”: se visiti Spello in autunno, non perderti l’occasione di assaggiare l’olio extravergine d’oliva appena franto, una vera eccellenza locale.
6. Civita di Bagnoregio, Lazio: “la città che muore” e che incanta

Preparati a un colpo d’occhio che ti lascerà senza fiato. Il nostro viaggio ci porta ora a Civita di Bagnoregio, un borgo unico al mondo, arroccato su uno sperone di tufo che si erge solitario al centro di una vasta vallata.
Come arrivare: Raggiungere Civita è un’esperienza. Dovrai arrivare in auto fino al paese di Bagnoregio, lasciare il veicolo nei parcheggi a pagamento e poi proseguire a piedi.
Perché è tra i più belli: La sua unicità è legata alla sua incredibile posizione e alla sua fragilità. Soprannominata “la città che muore” a causa della continua erosione delle pareti di argilla che la sostengono, Civita è collegata al mondo solo da un lungo e scenografico ponte pedonale. Attraversarlo è come entrare in un’altra dimensione. Il borgo è un piccolo gioiello medievale, un labirinto di vicoli, case in pietra con i caratteristici “profferli” (le scale esterne) e piazzette silenziose.
Cosa non perderti: La vista panoramica dal Belvedere di Bagnoregio, prima ancora di attraversare il ponte. È da lì che potrai scattare la foto più iconica, specialmente al mattino, quando le nebbie avvolgono la vallata e il borgo sembra fluttuare sulle nuvole. Una volta nel borgo, non perderti il piccolo Museo Geologico e delle Frane, che spiega la storia e la fragilità di questo luogo.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Pensa che, nonostante il suo soprannome, Civita sta vivendo una nuova vita proprio grazie al turismo. Fino a pochi decenni fa era quasi completamente abbandonata e abitata da poche persone. Oggi, la sua bellezza struggente ha attirato artisti, piccoli B&B e ristorantini, trasformandola in un simbolo di resilienza. È la dimostrazione che a volte la bellezza può salvare un luogo dalla scomparsa.
7. Santo Stefano di Sessanio, Abruzzo: il borgo-albergo diffuso

Il nostro viaggio prosegue nel cuore selvaggio dell’Abruzzo, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, per scoprire Santo Stefano di Sessanio, un borgo che è un vero e proprio capolavoro di conservazione.
Come arrivare: Per raggiungere questo borgo montano, l’auto è indispensabile. Si trova a circa 30 km da L’Aquila, immerso in un paesaggio aspro e magnifico.
Perché è tra i più belli: Santo Stefano di Sessanio ti conquisterà per la sua incredibile autenticità. È un borgo medievale fortificato, interamente costruito in pietra calcarea bianca, che sembra essersi cristallizzato nel tempo. Le sue stradine tortuose, i passaggi a volta, le scalinate ripide e le case in pietra sono state restaurate in modo filologico, senza alterarne l’anima.
Cosa non perderti: La vera esperienza è dormire qui, in una delle stanze dell’albergo diffuso “Sextantio”. Questo progetto innovativo ha recuperato le antiche case abbandonate, trasformandole in camere e suite di charme, arredate con mobili d’epoca e tessuti artigianali, ma dotate di comfort moderni. Anche se non soggiorni, passeggiare per i suoi vicoli è un’esperienza unica. Non perderti la Torre Medicea (recentemente ricostruita dopo il terremoto), da cui si gode una vista spettacolare sull’altopiano.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Pensa che fino agli anni ’90, questo borgo era quasi completamente disabitato, un paese fantasma. Fu grazie alla visione di un imprenditore svedese-italiano, Daniele Kihlgren, che iniziò il progetto di recupero e dell’albergo diffuso, salvando il borgo dall’oblio e trasformandolo in un modello di turismo sostenibile in tutto il mondo. È una delle gemme da scoprire tra i 10 borghi più belli da vedere in Abruzzo.
8. Ostuni, Puglia: la “Città Bianca” che brilla sulla Valle d’Itria

Il nostro viaggio ci porta ora in Puglia, nel cuore della Valle d’Itria, per scoprire un borgo che ti abbaglierà con la sua luce: Ostuni, universalmente conosciuta come la “Città Bianca”.
Come arrivare: Ostuni è facilmente raggiungibile in auto, trovandosi a breve distanza dalla superstrada SS16. Ha anche una sua stazione ferroviaria sulla linea adriatica, ma si trova a circa 3 km dal centro storico, a cui è collegata da un servizio di autobus.
Perché è tra i più belli: La sua unicità è evidente fin da lontano. Ostuni è un agglomerato di case imbiancate a calce viva, arroccato sulla cima di tre colli, che crea un contrasto magnifico con il blu del cielo e il verde degli ulivi secolari che la circondano. Il suo centro storico, chiamato “la Terra”, è un labirinto di vicoli stretti, scalinate, cortili nascosti e piazzette, che si snodano in un continuo saliscendi.
Cosa non perderti: Perdersi nel dedalo di vicoli bianchi è la vera esperienza. Ogni angolo è uno scorcio da fotografare. Sali fino al punto più alto del borgo per visitare la magnifica Cattedrale, con la sua facciata tardo-gotica e il suo enorme rosone a 24 raggi, uno dei più grandi d’Europa. Dalla Cattedrale, la vista sulla piana degli ulivi e sul vicino mare Adriatico è spettacolare.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Pensa che l’usanza di imbiancare le case a calce, che oggi è la sua fortuna turistica, aveva in origine una ragione pratica e drammatica. Nel XVII secolo, la calce, con le sue proprietà disinfettanti, fu utilizzata in modo massiccio per “sanificare” il borgo e limitare il contagio durante le epidemie di peste. È una storia che aggiunge un ulteriore livello di significato al bianco accecante di Ostuni.
9. Matera, Basilicata: un viaggio nel tempo nei Sassi millenari

Preparati a un’esperienza che ti lascerà senza parole, un viaggio in una delle città più antiche e affascinanti del mondo: Matera, la città dei Sassi.
Come arrivare: L’aeroporto più vicino è quello di Bari (BRI), da cui partono navette che collegano a Matera in circa 1 ora e 15 minuti. In auto, è raggiungibile tramite strade statali panoramiche.
Perché è tra i più belli: Matera è unica al mondo. Il suo centro storico è costituito dai Sassi, il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano, un incredibile intrico di case, chiese e monasteri scavati nella roccia calcarea (il tufo) che si affacciano su un profondo canyon, la Gravina. Dichiarati Patrimonio dell’Umanità UNESCO, i Sassi sono stati abitati ininterrottamente dal Paleolitico fino agli anni ’50. Passeggiare qui, specialmente al tramonto quando le luci si accendono e sembra di essere in un presepe, è un’emozione indescrivibile.
Cosa non perderti: Visita una “casa grotta” tipicamente arredata per capire come si viveva nei Sassi fino a pochi decenni fa. Non perderti una visita a una delle oltre 150 chiese rupestri, con i loro magnifici affreschi bizantini. La vista panoramica dal belvedere di Murgia Timone, sul lato opposto della gravina, è assolutamente da non perdere.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Pensa che negli anni ’50, i Sassi furono definiti la “vergogna d’Italia” per le precarie condizioni igienico-sanitarie in cui vivevano i suoi abitanti, che furono costretti a sfollare in nuovi quartieri. Il loro recupero, iniziato decenni dopo, è una delle più incredibili storie di rinascita e valorizzazione culturale in Italia. Matera è stata anche Capitale Europea della Cultura nel 2019, un simbolo di questo straordinario riscatto.
10. Suvereto, Toscana: l’anima medievale della Val di Cornia

Il nostro viaggio tra i borghi più belli d’Italia si conclude in Toscana, ma lontano dalle folle di Firenze e Siena. Ti portiamo a Suvereto, un meraviglioso borgo medievale immerso nelle colline della Val di Cornia, nel cuore della Maremma Livornese.
Come arrivare: Per raggiungere questo borgo, l’auto è la scelta migliore, permettendoti di esplorare anche la campagna circostante. Si trova a circa 15-20 minuti dalla costa e dalla superstrada SS1 Aurelia.
Perché è tra i più belli: Suvereto ti conquisterà con la sua atmosfera autentica e le sue mura possenti, che racchiudono un intrico di vicoli in pietra, archi antichi e case torri. È un borgo “a misura d’uomo”, dove il tempo sembra scorrere più lentamente. Il suo cuore pulsante è il duecentesco Palazzo Comunale, uno dei più belli della Toscana, con la sua loggia e la torre dell’orologio.
Cosa non perderti: Una passeggiata fino alla Rocca Aldobrandesca, che domina il borgo dall’alto. Anche se oggi ne restano imponenti rovine, la vista da quassù sulla Val di Cornia, fino al mare, è spettacolare. Non perderti una visita alle botteghe artigiane e alle enoteche del centro, dove potrai assaggiare gli ottimi vini DOCG della zona.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Pensa che il nome Suvereto deriva dal latino “suber”, che significa “sughero”. Il borgo è infatti circondato da estese sugherete, e la lavorazione del sughero è stata per secoli una delle principali attività economiche del luogo. Per scoprire ogni dettaglio di questo gioiello nascosto, puoi consultare la nostra guida completa su cosa vedere a Suvereto. È la conclusione perfetta per un viaggio alla scoperta dell’Italia più autentica.
10 domande sui borghi più belli d’Italia (con risposte da intenditori)
Scegliere il prossimo borgo da visitare può far sorgere tante domande e curiosità. Per aiutarti a orientarti nel meraviglioso panorama dei piccoli centri italiani, abbiamo raccolto qui le risposte alle domande più frequenti, con suggerimenti e spunti da veri appassionati.
Qual è il borgo medievale più bello d'Italia?
È una domanda difficilissima, ma se dovessimo sceglierne uno per la sua atmosfera incredibilmente conservata, ti diremmo Gubbio in Umbria. Con i suoi palazzi imponenti e la sua struttura medievale intatta, è un vero tuffo nel passato. Altri contendenti di altissimo livello sono Erice in Sicilia e San Gimignano in Toscana.
Qual è il borgo più fiabesco d'Italia?
Senza dubbio, Alberobello in Puglia. Con i suoi trulli unici al mondo, le casette bianche con i tetti a cono, sembra un villaggio uscito da un libro di fiabe. Passeggiare per i suoi rioni, il Rione Monti e l'Aia Piccola, è un'esperienza davvero magica che incanta grandi e piccini.
Qual è il borgo più amato d'Italia?
Sebbene sia soggettivo, i sondaggi e la popolarità online spesso premiano i borghi delle Cinque Terre in Liguria, con Vernazza e Manarola in testa. Il loro mix di case colorate, vigneti a picco sul mare e atmosfera romantica li rende universalmente amati e sognati dai viaggiatori di tutto il mondo.
Qual è il posto più bello di tutta Italia?
È impossibile dare una sola risposta! La bellezza dell'Italia sta nella sua diversità. Per l'arte, Firenze è imbattibile. Per la storia, Roma è eterna. Per la natura, le Dolomiti sono mozzafiato. Per il mare, le coste della Sardegna sono un paradiso. Il 'posto più bello' è quello che ti emoziona di più.
Qual è il borgo più antico d'Italia?
È un titolo conteso, ma se parliamo di continuità abitativa, Matera è imbattibile. I suoi Sassi sono stati abitati ininterrottamente dal Paleolitico, rendendola una delle città più antiche del mondo. Anche borghi come Civita di Bagnoregio hanno origini antichissime, risalenti agli Etruschi.
Qual è la città più bella da visitare in Italia?
È una 'battaglia' tra tre regine: Roma, per la sua immensità storica e monumentale; Firenze, per la sua concentrazione di capolavori del Rinascimento; e Venezia, per la sua unicità e atmosfera magica. La scelta dipende dal tipo di esperienza che cerchi: la grandezza, l'arte o l'incanto.
Qual è il secondo borgo più bello d'Italia?
Dopo averne nominato uno 'più bello', la scelta del secondo è una sfida tra giganti! Se il primo fosse un borgo di mare come Vernazza, il secondo potrebbe essere un gioiello dell'entroterra come Pienza in Toscana o Spello in Umbria. La bellezza sta proprio nel poter scegliere tra atmosfere così diverse e magnifiche.
Qual è il borgo con due centri storici?
Questa è una specialità di Ragusa, in Sicilia. A causa del devastante terremoto del 1693, la città si divise: la parte antica fu ricostruita e divenne Ragusa Ibla, un capolavoro barocco, mentre una 'città nuova', Ragusa Superiore, fu costruita sull'altopiano. Oggi sono unite, ma conservano due anime e due centri storici distinti.
Come si visitano i borghi? Serve l'auto?
L'auto è quasi sempre la scelta migliore per visitare i borghi, specialmente quelli più piccoli e dell'entroterra, perché ti dà la massima libertà. Tuttavia, alcuni borghi come quelli delle Cinque Terre o diverse località del Lago di Como sono splendidamente collegati dal treno, che diventa il mezzo più comodo e consigliato.
Qual è il periodo migliore per visitare i borghi?
La primavera e l'autunno sono le stagioni perfette. Il clima è mite, ideale per passeggiare, i colori della natura sono magnifici e c'è meno folla rispetto all'estate. Molti borghi, inoltre, in questi periodi si animano con sagre e feste tradizionali.

