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    Il tesoro degli scavi di Pompei

    Uno dei motivi per addentrarsi tra le vie di Pompei, è quello di lasciarsi guidare dalle tracce preesistenti e immergersi nelle rovine di una civiltà che ha lasciato qui uno dei suoi segni più evidenti. La città presenta una vasta ricchezza archeologica, tra scavi, itinerari antichi e ruderi che incantano e stupiscono per il loro splendore a distanza di così tanti secoli, mantenendo intatto il loro valore.

    Quindi il punto obbligatorio attraverso cui passare  per iniziare ad esplorare questa grande città, sicuramente è la zona degli scavi, per poi rivolgerci altrove, come ai magnifici anfiteatri, alle terme e alle vie dense di antichità e arte.

    • LE ANTICHE VILLE ROMANE
      Dopo il grande disastro causato dall’eruzione del vulcano e la cenere e il materiale vulcanico che successivamente hanno sommerso la città, durante i primi scavi dell’età moderna, sono tornate alla luce antiche case romane e  case nobili, le cosiddette “ville” romane che ancora oggi mantengo inalterato il loro fascino e la loro bellezza.

      E’ possibile rintracciare queste caratteristiche osservando da vicino la Villa dei Misteri, un edificio che racchiude al suo interno vivaci resti di pittura ancora con gli stessi colori vivi e brillanti di allora, una costruzione che si snoda attraverso più sale e un grande giardino pensile. Il suo nome caratteristico è imputabile al tema di alcuni dipinti, che farebbe riferimento ai Misteri Dionisiaci, infatti il culto del dio Dioniso era molto in voga  presso i romani, sebbene fosse ritenuto molto pericoloso per la sua particolare dose di follia ed euforia che accompagnava le processioni e i cortei che si tenevano in onore del Dio.

      Sulle mura è possibile esaminare molti episodi legati a questi riti mistici e misteriosi, come quella che ritrae una baccante nuda mentre  danza in onore del dio oppure quella di una giovane che sta per essere sottoposta alla sua iniziazione come baccante.

    • I DIPINTI DELLE CASE
      Oltre a queste “ville” si possono inoltre osservare le “case”, come la Casa del Fauno, edificio  risalente al II secolo a.c,  così chiamata per la statua del fauno posta all’interno di questa abitazione. La struttura non solo ospita ancora esempi significativi di scultura e architettura, come per le colonne in tufo ancora presenti, ma anche motivi ornamentali  di valore inestimabile dal punto di vista artistico. Basti pensare ai suoi mosaici e alla pavimentazione.

      Come per le ville anche le case presentano una struttura complessa arricchita da numerosi colonnati e giardini. Analogo l’esempio della Casa dei Vettii, molto rinomata per i suoi affreschi,  tonalità cromatiche che avvolgono i turisti e acuiscono lo splendore delle mura. La struttura  dell’edificio è molto semplice, in quanto un ambiente è destinato ai padroni della dimora, mentre un secondo ambiente è destinato alla servitù, il tutto arricchito da uno spazio rivolto alle divinità protettrici del focolare, i Lari.

    • TRA IL SACRO E IL PROFANO
      Dato la grande religiosità dell’epoca antica e il culto degli dei, è naturale la forte presenza di templi dedicati alle varie divinità, come ad esempio il tempio della Fortuna o quello di Giove, con particolare attenzione per il tempi di Iside,  insolito dal momento che ripropone il culto della dea egizia anziché come consuetudine, quello di una dea romana. Però ci sono anche altri aspetti delle civiltà antiche da approfondire. 

    Ancora oggi possiamo osservare le lupanare, l’edificio dedicato al piacere sessuale in voga all’epoca, così chiamato dal momento che Lupa altro non è che l’appellativo riservato alle prostitute. Solo nella città di Pompei rintracciamo più di 20 lupanari, spesso connessi con taverne o tavole calde, monolocali per la maggior parte, anche se  esiste un edificio unico, dedicato unicamente alla soddisfazione dei piaceri, con molte stanze e varie raffigurazioni, sia le varie posizioni potenzialmente volute dal cliente, sia annotazioni per tariffe, pagamenti e nomi di clienti e prostitute.
     

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