Se fossimo ancora al tempo dei Borboni probabilmente potremmo raggiungerla direttamente dal mare e se non avessimo avuto il fascismo probabilmente il suo territorio sarebbe decisamente più vasto, parliamo di Caserta che all’epoca del duce non era la città che visitiamo noi oggi ma comprendeva territori come: Cassinate, Frosinate, parte del Molise, Nolano e Sannio.
Ritornando ai Borboni è sopravvissuta una delle più curiose testimonianze del loro passaggio: il borgo della manifattura serica che ai tempi di Ferdinando IV di Borbone si chiamava "ferdinandopoli" dove risiedeva una sorta di casta dei filatori di seta.
La vera bellezza di però risiede nei monumenti di Caserta che dobbiamo mettere in conto in un eventuale visita insieme agli itinerari dello shopping e dei luoghi storici.
Il simbolo dei monumenti di Caserta, il più importante, è senza dubbio
- La Reggia ovvero il Palazzo Reale la cui costruzione fu commissionata da Carlo Borbone a metà del XVIII secolo a Luigi Vanvitelli che iniziò i lavori nel 1750. Si entra nella Regia attraverso un lunghissimo viale che oltrepassa alcuni portici ed arcate e si ramifica all’interno in diversi cortili. Al centro del viale possiamo ammirare le vasche della colossale fontana.
Fra le fontane più belle ammiriamo la fontana Margherita, quella dei Delfini, la fontana di Eolo, la fontana di Cerere e la Fontana di Venere e Adone. Quindi non perdiamoci una passeggiata nel giardino inglese per scoprire i passaggi segreti che conducono verso laghetti nascosti e la Grotta dei Venti.
All’interno la Reggia enumera 1.200 stanze, lo Scalone principale che conduce al primo piano dove ammiriamo la volta con gli affreschi delle quattro Stagioni e la Reggia di Apollo.
All’interno ammiriamo anche la Cappella Palatina, opera del Vanvitelli ed inoltre la Biblioteca dove si trovano conservati molti volumi antichi. Citiamo inoltre il Teatro di Corte e varie sale come: la Sala degli Alabardieri, la Sala delle Guardie, la Sala di Alessandro, la Sala di Marte, la Sala di Astrea, la Sala del Trono, la Sala del Consiglio, la Camera di Francesco, la Camera di Murat, la Sala Ellittica e le Sale della Pinacoteca.
- Non possiamo non visitare Casertavecchia e soffermarci nella Piazza del Vescovo per una visita alla Cattedrale dedicata a San Michele Arcangelo (edificata nel XI secolo) per ammirare il maestoso campanile, ovviamente il Castello Medievale che secondo la leggenda avrebbe custodite nelle segrete le galline dalle uova d’oro.
- Una visita d’obbligo è al Palazzo Vecchio che fu prima degli Acquaviva e poi dei Borbone ed alla Chiesa dell’Annunziata. Da non perdere anche il Museo della Seta, nel Complesso Monumentale Belvedere di San Leucio, dove si possono ammirare gli strumenti con i quali si tesseva la seta nel settecento.
- E’ da includere nell’itinerario dei monumenti più interessanti di Caserta il Complesso di Sant’Agostino ovvero il Complesso Conventuale realizzato nel 1441 dai Padri Agostiniani su concessione del principe Andrea Matteo Acquaviva. Bellissimo è il Chiostro (500) e la Chiesa di Sant’Agostino, il Museo d’Arte Contemporanea e il Museo delle tradizioni.
- Infine citiamo il Complesso medioevale di San Vitaliano nei pressi del borgo di Casertavecchia, da non perdere: le numerose cappelle in onore di San Vitaliano ed il portico con tre archi precede la chiesa nel cui interno osserviamo un affresco della Madonna con il Bambino mentre all’esterno ne ammiriamo il maestoso campanile.