C’è un luogo in Alto Adige dove il verde intenso dei prati sembra toccare il cielo, incorniciato da giganti di roccia pallida che l’UNESCO ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità: benvenuto in Val Pusteria.
Conosciuta da tutti come “la Valle Verde”, questo corridoio naturale, in provincia di Bolzano, si estende per circa 100 km, dall’antica città di Bressanone fino a Lienz, in Austria, offrendo un concentrato di paesaggi alpini che toglie il fiato.
È la casa di icone mondiali come il Lago di Braies e le maestose Tre Cime di Lavaredo, ma anche di tradizioni secolari e borghi incantevoli. Se ti stai chiedendo cosa vedere in Val Pusteria per un’esperienza indimenticabile tra natura e sport, sei nel posto giusto. Questa guida è il punto di partenza perfetto per scoprire il Trentino Alto Adige in tutto il suo splendore. Partiamo insieme?
Perché visitare la Val Pusteria ti conquisterà?
Visitare la Val Pusteria significa immergersi in un paesaggio che sembra dipinto, dove la natura è allo stesso tempo grandiosa e accogliente.
Ciò che la rende davvero unica è il suo incredibile equilibrio: da un lato hai la potenza scenica delle Dolomiti Patrimonio UNESCO, con cime iconiche che sfidano il cielo; dall’altro, un fondovalle ampio e soleggiato, costellato di borghi curati e specchi d’acqua color smeraldo.
Non è una valle solo per alpinisti esperti; la sua forza è offrire esperienze memorabili a tutti, dai comodi sentieri per famiglie lungo il fiume Rienza alle adrenaliniche vie ferrate per i più avventurosi.
Qui, la perfetta efficienza altoatesina si fonde con il calore della cultura ladina e tirolese, regalandoti una sensazione di benessere e autenticità che ti rimarrà nel cuore.
Val Pusteria: Consigli utili per organizzare il tuo viaggio (Prima di partire)

Organizzare un viaggio in Val Pusteria è semplice grazie all’efficienza del territorio, ma con qualche dritta potrai godertelo al meglio. Ecco i nostri consigli pratici.
Come arrivare: Il modo più comodo per raggiungere e esplorare la valle è l’auto. Percorrendo l’autostrada A22 del Brennero, l’uscita da prendere è Bressanone/Val Pusteria. Da qui, la strada statale SS49 ti guiderà attraverso tutti i centri principali della valle. In alternativa, la rete ferroviaria è eccellente: la linea Fortezza-San Candido ferma in stazioni chiave come Brunico e Dobbiaco. Gli aeroporti più vicini sono Bolzano, Innsbruck, Verona e Venezia, dai quali puoi noleggiare un’auto o proseguire in treno.
Come muoversi: Sebbene l’auto offra massima libertà, considera che in alta stagione il traffico può essere intenso e i parcheggi vicino ai luoghi più famosi (come il Lago di Braies) sono a numero chiuso e a pagamento. Un’alternativa fantastica è il trasporto pubblico. Molti hotel forniscono un “Guest Pass” che permette di usare gratuitamente treni e autobus in tutto l’Alto Adige. Per un’esperienza più slow, la Ciclabile della Pusteria è un percorso facile e panoramico che collega i borghi del fondovalle.
Quando andare: Ogni stagione ha il suo perché.
- L’estate (da giugno a settembre) è perfetta per escursioni, arrampicate e giornate al lago, con luglio e agosto come mesi di punta.
- L’inverno (da dicembre a marzo) trasforma la valle in un paradiso per gli amanti degli sport invernali, con i famosi comprensori sciistici e i mercatini di Natale.
Le stagioni intermedie, come maggio e soprattutto settembre/ottobre, offrono colori spettacolari (il foliage autunnale è magico), meno folla e prezzi più accessibili, ma verifica sempre l’apertura di rifugi e impianti di risalita.
Dove alloggiare: Per chi cerca una base vivace e centrale, Brunico e dintorni sono l’ideale, con facile accesso a negozi e servizi. Se il tuo obiettivo è essere il più vicino possibile alle cime iconiche delle Dolomiti, l’Alta Pusteria (zona di Dobbiaco, San Candido e Sesto) è la scelta perfetta. Per una fuga dalla folla e un’immersione totale nella quiete, ti consigliamo di cercare un alloggio in una delle tranquille valli laterali, come la Valle di Casies o la Valle di Anterselva.
Un consiglio extra che amiamo dare: per luoghi iconici come il Lago di Braies, durante l’estate l’accesso in auto è spesso limitato. Ti suggeriamo con il cuore di verificare e prenotare online il parcheggio o il bus navetta con largo anticipo per evitare delusioni. Un piccolo sforzo organizzativo per un’enorme ricompensa visiva!
Cosa vedere in Val Pusteria: 10 luoghi imperdibili tra laghi e Dolomiti
Preparati a riempire gli occhi di meraviglia. La Val Pusteria è un susseguirsi di tesori naturali e culturali, ognuno con una sua anima ben precisa. Scegliere è difficile, ma noi abbiamo creato per te un percorso che tocca le tappe fondamentali, quelle che rendono un viaggio qui davvero completo. Dal cuore pulsante della valle fino alle vette silenziose, ecco la nostra guida su cosa vedere in Val Pusteria per non perderti assolutamente nulla.
1. Brunico: il cuore pulsante della valle

La tua avventura in Val Pusteria dovrebbe iniziare proprio da qui, dalla sua vivace capitale. Brunico (Bruneck in tedesco) non è un semplice borgo alpino, ma una vera e propria cittadina che pulsa di vita.
Il suo cuore è la splendida Via Centrale, un gioiello medievale fiancheggiato da case merlate e facciate color pastello, dove botteghe storiche si alternano a boutique moderne.
Passeggiare qui è un piacere in ogni stagione, ma è alzando lo sguardo verso la collina che si coglie la sua anima: l’imponente Castello di Brunico veglia sulla città, un guardiano di pietra che ospita uno dei musei di Reinhold Messner dedicati alla montagna. È una città che ti accoglie, ti invita a rallentare e a scoprire i suoi angoli con calma.
Dopo aver percorso la Via Centrale, non fermarti. Cerca le indicazioni per la “Passeggiata Tappeiner” o chiedi della Oberstadt (la “città alta”). È una breve camminata in salita che ti porterà tra vicoli silenziosi e residenze storiche fino alle mura del castello. Da lassù, la vista sui tetti della città con le montagne sullo sfondo è impagabile e ti regala una prospettiva completamente diversa, lontana dalla folla.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Ti sei mai chiesto da dove derivi il nome “Brunico”? La città fu fondata nel XIII secolo dal principe vescovo di Bressanone, Bruno von Kirchberg. Pensa che il vescovo non solo fondò la città come punto strategico per il controllo dei traffici commerciali, ma le diede anche il suo nome (Bruneck significa “l’angolo di Bruno”). Quando passeggi per le sue vie, quindi, stai camminando nella “città di Bruno”, un progetto medievale perfettamente riuscito che ancora oggi è il centro nevralgico di un’intera valle.
2. Plan de Corones: un balcone a 360° sulle Alpi

Che tu indossi scarponi da sci o da trekking, una salita a Plan de Corones (Kronplatz) è un’esperienza che ridefinisce il concetto di panorama. A 2.275 metri di quota, questa montagna dalla cima piatta, quasi a forma di panettone, non è solo uno dei comprensori sciistici più moderni d’Europa, ma un incredibile punto di osservazione.
La vista da quassù è letteralmente a 360 gradi e spazia senza interruzioni dalle guglie pallide delle Dolomiti di Sesto a sud fino alle vette innevate delle Alpi Aurine e della Zillertal a nord. La salita è già di per sé uno spettacolo, grazie alle cabinovie avveniristiche che partono da diverse località, tra cui Riscone (vicino a Brunico). Una volta in cima, ti sentirai sul tetto del mondo.
In cima, la maggior parte dei visitatori si concentra sui musei o sui rifugi principali. Noi ti suggeriamo un’alternativa: cerca la gigantesca campana della pace “Concordia 2000“. Non solo è un monumento imponente, ma il punto esatto in cui è posizionata offre una delle prospettive più tranquille e meno affollate.
Siediti su una delle panchine lì vicino, ascolta il silenzio (interrotto solo dai rintocchi della campana a mezzogiorno) e goditi la vista mozzafiato sulla Val Badia. È il luogo perfetto per una foto panoramica senza folla.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Sulla cima si trovano due musei capolavoro. Uno è il MMM Corones di Reinhold Messner, un gioiello di architettura firmato Zaha Hadid. Pensa che per la sua costruzione, per preservare il paesaggio, sono stati scavati e poi ricollocati ben 4.000 metri cubi di terra e roccia. L’edificio è letteralmente “dentro” la montagna, mantenendo una temperatura interna costante grazie all’isolamento naturale. Quando entri, non stai solo visitando un museo sull’alpinismo, ma stai esplorando un’opera ingegneristica che dialoga in modo quasi invisibile con la natura circostante.
3. Il Lago di Braies: la perla delle Dolomiti

Preparati, perché nessun racconto o fotografia può davvero rendere giustizia all’emozione di vedere il Lago di Braies per la prima volta. È un luogo iconico, quasi mistico. Le sue acque, che sfumano dal turchese allo smeraldo a seconda della luce, sono un specchio perfetto per la parete verticale e imponente della Croda del Becco che lo sovrasta.
Incastonato a quasi 1.500 metri di altitudine, questo lago alpino è il punto di partenza della celebre Alta Via n. 1 delle Dolomiti. Che tu decida di noleggiare una delle sue romantiche barche a remi in legno o di percorrere il sentiero che lo circonda, l’atmosfera che si respira qui è quella di una fiaba alpina che prende vita davanti ai tuoi occhi.
Tutti percorrono il giro del lago (circa 1 ora e 30) partendo dalla palafitta in senso antiorario. Noi ti suggeriamo di fare il contrario: parti in senso orario. Il primo tratto sulla sponda occidentale è meno affollato, più ampio e soleggiato.
Arriverai così alla spiaggetta ai piedi della Croda del Becco da una prospettiva diversa e con meno gente intorno. Inoltre, lungo questo lato ci sono diversi punti perfetti per un picnic con una vista spettacolare, ideali per una pausa prima di affrontare il tratto più stretto e trafficato sulla sponda opposta.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Oltre alle leggende ladine, il lago è stato testimone di un importante pezzo di Storia con la “S” maiuscola. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, nell’aprile del 1945, le SS vi trasferirono 137 ostaggi illustri provenienti da 17 nazioni diverse, tenuti prigionieri per essere usati come merce di scambio con gli Alleati.
Fu proprio sulle sponde del lago, nell’Hotel Pragser Wildsee, che avvenne la loro liberazione da parte dell’esercito americano, un evento storico cruciale che segnò di fatto la fine delle ostilità in Alto Adige. Quando ammiri la sua bellezza serena, pensa che quelle stesse acque sono state lo sfondo di uno degli ultimi, drammatici atti del conflitto in Europa.
4. Prato Piazza: un anfiteatro sulle Dolomiti

Se cerchi un luogo capace di farti sentire piccolo di fronte alla grandiosità della natura, senza la fatica di un’ascesa impegnativa, allora devi inserire Prato Piazza (Plätzwiese) nella tua lista di cosa vedere in Val Pusteria.
Immagina un immenso prato alpino, un altopiano ondulato a 2.000 metri di quota, circondato a 360 gradi da alcune delle cime più spettacolari. Da qui la vista è frontale sulla Croda Rossa d’Ampezzo, sul Monte Cristallo e sulle Tofane. È un paradiso per le famiglie e per i fotografi. In estate l’accesso con le auto private è limitato, una scelta saggia che preserva la quiete quasi surreale di questo luogo magico.
Il consiglio da veri local: Una volta arrivato sull’altopiano, la maggior parte delle persone si ferma vicino ai rifugi. Noi ti spingiamo a fare una piccola fatica in più: segui il sentiero n. 37 che sale verso il Picco di Vallandro (Dürrenstein).
Non è necessario arrivare fino in cima, ma basta salire per i primi 20-30 minuti. Ad ogni tornante, il panorama sull’altopiano e sulle cime circostanti diventerà sempre più spettacolare. È il punto migliore per scattare una foto che catturi l’immensità del luogo dall’alto.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Durante la Prima Guerra Mondiale, questo altopiano idilliaco era una cruciale postazione strategica dell’esercito austro-ungarico. Pensa che proprio qui fu costruito il Forte Plätzwiese, i cui resti sono ancora visibili vicino all’omonimo rifugio. Camminando tra i prati, se presti attenzione, potrai notare le cicatrici delle trincee. È incredibile pensare come questo luogo, oggi sinonimo di pace, sia stato un tempo un avamposto militare nel cuore del fronte dolomitico.
5. Il Lago di Dobbiaco e il suo borgo: la porta sulle Dolomiti

Meno celebre del vicino Braies, ma forse per questo ancora più autentico e rilassante, il Lago di Dobbiaco è una perla che merita assolutamente una visita. Posto esattamente sul confine tra il Parco Naturale delle Tre Cime e quello di Fanes-Sennes-Braies, le sue acque limpide riflettono le cime circostanti creando un’atmosfera di pace assoluta.
Una delle sue caratteristiche più apprezzate è il sentiero naturalistico che lo circonda interamente, una passeggiata facile e pianeggiante che lo rende una delle tappe imperdibili in Val Pusteria per le famiglie e per chiunque cerchi un contatto diretto e non affollato con la natura.
Dopo aver completato il giro del lago, non tornare subito indietro. Prendi l’auto o il bus per pochi minuti e visita il centro di Dobbiaco. In particolare, cerca la “Casa del Compositore” e il Parco Gustav Mahler. Il celebre musicista trascorse qui tre estati cruciali per la sua creatività, componendo capolavori come “Il canto della terra”. Visitare questi luoghi aggiunge una profondità culturale inaspettata a una semplice gita al lago, unendo natura e grande musica.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Il lago si trova su una linea geografica importantissima e quasi unica in Europa. Si tratta dello spartiacque alpino: le acque che escono dal lago verso nord (il fiume Drava) scorrono fino al Danubio e poi al Mar Nero, mentre quelle del vicino fiume Rienza, a poche centinaia di metri, scorrono verso l’Adige e quindi nel Mar Adriatico.
Quando sei lì, ti trovi esattamente sul confine idrografico tra due diversi “mondi” acquatici europei. Un dettaglio invisibile ma affascinante che rende questo luogo ancora più speciale.
6. San Candido: eleganza alpina e tesori romanici

Se dovessimo descrivere San Candido (Innichen) con una sola parola, useremmo “elegante”. Questo borgo è il salotto buono dell’Alta Pusteria, un luogo dove la bellezza delle Dolomiti si fonde con un’atmosfera curata e raffinata. La sua zona pedonale è un incanto, una sequenza di edifici storici dalle facciate colorate, negozi di artigianato e pasticcerie invitanti, il tutto con la vista imponente sulla cima della Rocca dei Baranci.
Ma il vero gioiello, un luogo che da solo vale il viaggio, è la Collegiata di San Candido. Considerata uno dei più importanti esempi di architettura romanica di tutto l’arco alpino, la sua maestosità silenziosa ti lascerà senza parole. Visitare San Candido significa fare un’esperienza completa, che unisce natura, shopping e cultura profonda.
Il consiglio da veri local: In estate, non limitarti a passeggiare per il centro. Noleggia una bicicletta e percorri il primo, facile tratto della celebre ciclabile “Drava” che collega San Candido a Lienz, in Austria. Non devi fare tutto il percorso: anche solo pedalare per 30-40 minuti lungo il fiume Drava, in mezzo a prati verdissimi, ti regalerà una prospettiva completamente diversa sulla valle. Per il ritorno, se sei stanco, c’è un comodo servizio di treno+bici che ti riporterà al punto di partenza. È l’attività perfetta per una mezza giornata di relax attivo.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: All’interno della Collegiata, cerca l’imponente affresco della cupola. Raffigura la Creazione ed è un’opera magnifica. Ma la vera unicità sta in un dettaglio che pochi notano: la leggenda narra che uno degli artisti, per “firmare” in segreto il suo lavoro, abbia dipinto il volto di un suo collega dispettoso nel corpo di un diavolo. Nessuno sa con certezza se sia vero o quale sia il volto incriminato, ma cercare questo particolare tra le scene affrescate aggiunge un pizzico di mistero alla visita di questo capolavoro sacro, una delle cose più affascinanti da scoprire in Val Pusteria.
7. Le Tre Cime di Lavaredo: al cospetto dei giganti

Ci sono luoghi che superano l’immaginazione, e le Tre Cime di Lavaredo (Drei Zinnen) sono uno di questi. Non sono semplicemente montagne, sono il simbolo delle Dolomiti Patrimonio UNESCO, un’icona mondiale che ogni appassionato di natura dovrebbe vedere almeno una volta nella vita.
Queste tre immense torri di roccia dolomitica, la Cima Grande al centro, la Cima Ovest e la Cima Piccola ai lati, si ergono verticali e potenti verso il cielo, creando uno degli skyline più riconoscibili al mondo.
Il modo più famoso per ammirarle è percorrere il sentiero ad anello che parte dal Rifugio Auronzo, un’escursione relativamente facile di circa 3-4 ore che offre prospettive sempre nuove su di loro e sui gruppi montuosi circostanti. Trovarsi qui è un’esperienza che ti fa sentire parte di qualcosa di eterno e grandioso, una delle cose da fare in Val Pusteria che ti rimarrà impressa per sempre.
Il consiglio da veri local: Tutti si concentrano sul classico giro che passa dal Rifugio Lavaredo e dalla Forcella Paterno. Noi ti diamo un suggerimento per un’esperienza più profonda: una volta arrivato al Rifugio Locatelli (il punto panoramico più famoso), non tornare indietro subito. Dedica un’ora in più per esplorare i dintorni del rifugio. Scoprirai una rete di trincee, gallerie e postazioni della Prima Guerra Mondiale, scavate nella roccia dagli Alpini. Entrare in una di queste gallerie e guardare le Tre Cime attraverso una feritoia è un’esperienza incredibilmente potente, che unisce la bellezza del paesaggio alla memoria della storia.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Le Tre Cime sono il sogno di ogni alpinista, ma la loro conquista non è stata affatto semplice. Pensa che la prima ascensione della Cima Grande, la più alta, avvenne solo nel 1869 ad opera dell’alpinista viennese Paul Grohmann. La cosa più incredibile è che, per evitare le critiche di chi lo riteneva un bugiardo (all’epoca sembrava un’impresa impossibile), una volta arrivato in cima lasciò una bottiglia contenente un biglietto da visita come prova.
Ancora più affascinante è la storia della Cima Piccola, la più difficile: fu scalata per la prima volta solo nel 1881 e la guida Michel Innerkofler, per dimostrare di esserci riuscito, lasciò in vetta il suo fazzoletto legato a un bastone. Stai ammirando pareti che hanno richiesto audacia, ingegno e un pizzico di follia per essere conquistate.
8. La Val Fiscalina: la valle più bella del mondo
“La valle più bella del mondo”. Non siamo noi a dirlo, ma il celebre alpinista ed esploratore Luis Trenker. E quando arriverai in Val Fiscalina (Fischleintal), capirai subito perché. Partendo dal borgo di Sesto, questa piccola valle si incunea nel cuore del Parco Naturale Tre Cime, chiudendosi in un anfiteatro di roccia semplicemente perfetto.
Ti troverai di fronte alla celebre Meridiana di Sesto, una gigantesca meridiana naturale formata da cinque cime dolomitiche (Cima Nove, Dieci, Undici, Dodici e Uno) che segnano le ore del giorno con la posizione del sole.
La bellezza di questo luogo sta nella sua accessibilità: una facile passeggiata pianeggiante dal parcheggio del Rifugio Piano Fiscalina ti porta in pochi minuti al cospetto di uno scenario grandioso, rendendola una delle escursioni più spettacolari da fare in Val Pusteria.
Il consiglio da veri local: Visita la Val Fiscalina nel tardo pomeriggio, circa un’ora e mezza prima del tramonto. In questo momento della giornata, la luce del sole calante colpisce le pareti delle Dolomiti con un’angolazione particolare, innescando il fenomeno dell’Enrosadira. Vedrai la roccia tingersi progressivamente di rosa, arancione e viola. Lo spettacolo sulla Croda Rossa e sulla Cima Undici è qualcosa di indimenticabile. Siediti sulle panchine vicino al Rifugio Talschlusshütte, ordina una fetta di torta e aspetta che la magia abbia inizio.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Il nome “Fiscalina” non ha nulla a che fare con le tasse. L’origine più probabile è legata al termine ladino “fasch” o “vasch“, che significa pascolo o prato. Ma una leggenda locale narra una storia più affascinante: si dice che un tempo la valle fosse abitata da un gigante buono, il Gigante della Meridiana.
Era lui che, spostando le nuvole, si assicurava che il sole colpisse le cime giuste all’ora giusta per permettere ai contadini di Sesto di conoscere l’ora. Quando cammini in questa valle, stai passeggiando nel giardino di un antico gigante che, secondo il mito, ancora oggi veglia sulla precisione della sua incredibile meridiana di roccia.
9. Il Lago di Anterselva: un’oasi di pace e sport

Nascosto alla fine di una tranquilla e verdissima valle laterale, il Lago di Anterselva (Antholzer See) è la destinazione perfetta se cerchi una bellezza alpina più intima e meno affollata. È il terzo lago più grande dell’Alto Adige, e le sue acque di un blu intenso riflettono fitti boschi di conifere e le imponenti cime delle Vedrette di Ries.
Famoso a livello mondiale perché le sue sponde ospitano la Südtirol Arena, uno dei templi del biathlon, il lago offre un’atmosfera unica dove la quiete della natura si fonde con l’adrenalina dello sport. Il facile sentiero didattico che lo circonda (circa 1 ora e mezza) è una delle cose più belle da vedere in Val Pusteria se vuoi rilassarti e respirare a pieni polmoni.
Il consiglio da veri local: Dopo la passeggiata intorno al lago, non andartene. Prendi l’auto e prosegui per pochi chilometri lungo la stessa strada, salendo verso il Passo Stalle, al confine con l’Austria (verifica sempre le date di apertura, di solito solo estiva). La strada è stretta e regolata da un semaforo a senso unico alternato, ma la vista che si gode dall’alto del passo, guardando indietro verso il lago e le cime circostanti, è spettacolare e ti offre una prospettiva completamente nuova sulla valle. È uno dei punti panoramici più sottovalutati della zona.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: La Südtirol Arena non è solo uno stadio. Pensa che in estate, quando la neve non c’è, la pista da sci di fondo lunga circa 4.5 km viene utilizzata per gli allenamenti con gli skiroll (sci con le rotelle). Se visiti l’impianto nei mesi caldi, è molto probabile che tu possa vedere gli atleti delle squadre nazionali di biathlon sfrecciare sull’asfalto e allenarsi al poligono di tiro, proprio come se fossero in pieno inverno. È un’esperienza curiosa e inaspettata, che ti permette di sbirciare dietro le quinte di una delle discipline invernali più dure e affascinanti, anche sotto il sole di luglio.
10. Monguelfo: il borgo autentico con il suo castello

Lungo la strada che collega Brunico a Dobbiaco, potresti essere tentato di attraversare Monguelfo (Welsberg) senza fermarti. Sarebbe un errore. Questo borgo, infatti, rappresenta l’anima più autentica e meno turistica della valle. È un luogo dove la vita scorre a un ritmo più lento, un intreccio di case tradizionali, antichi masi e fienili in legno che raccontano una storia agricola secolare.
Ma ciò che rende Monguelfo immediatamente riconoscibile e meritevole di una sosta è il suo maniero: l’imponente Castello di Monguelfo, arroccato su uno sperone di roccia, domina il centro abitato con la sua torre cilindrica altissima e inconfondibile. Fermarsi qui è una delle cose da fare in Val Pusteria per chi cerca un’atmosfera genuina, lontana dalla folla dei centri più noti.
Il consiglio da veri local: Dedica un’ora a una passeggiata tranquilla nel centro storico, ma poi cerca le indicazioni per la “Passeggiata Storica”. È un sentiero tematico molto facile che parte dal paese e, attraversando boschi e prati, ti porta a scoprire punti panoramici sul castello e sulla valle.
Lungo il percorso troverai pannelli informativi che raccontano la storia del borgo, dei suoi masi e dei suoi illustri abitanti. È il modo migliore per apprezzare il legame profondo tra il paese e il suo territorio circostante.
🤫 L’aneddoto che non tutti sanno: Il Castello di Monguelfo è legato a una delle famiglie nobiliari più potenti e importanti del Tirolo medievale: i Signori di Welsberg. Pensa che il membro più famoso della famiglia, Georg von Welsberg, era talmente influente da diventare il consigliere personale dell’Imperatore Massimiliano I d’Asburgo. La cosa più curiosa, però, è che il castello oggi non è un museo polveroso.
È stato restaurato con cura ed è diventato un centro culturale vivo, che ospita concerti, mostre d’arte ed eventi. In estate, partecipare a un concerto nel cortile del castello, sotto la sua imponente torre, è un’esperienza suggestiva che unisce storia, musica e un’acustica incredibile.
11. Castel Tures: un tuffo nel medioevo

Anche se si trova in una valle laterale, la Valle Aurina, una visita a Castel Tures (Burg Taufers) è una delle esperienze da non perdere assolutamente durante un soggiorno in Val Pusteria. Partendo da Brunico, si raggiunge in poco tempo e lo spettacolo è garantito: il castello è uno dei più grandi, maestosi e meglio conservati di tutto l’Alto Adige. Arroccato su una gola rocciosa all’ingresso della valle, domina il paesaggio con la sua mole imponente.
Non è un rudere, ma un maniero vivo e quasi completamente arredato. Attraversare le sue sale significa fare un vero e proprio viaggio nel tempo, tra armature scintillanti, stufe in maiolica finemente decorate, una biblioteca preziosa e persino una spaventosa camera delle torture.
Il consiglio da veri local: La visita in autonomia è bella, ma quella guidata è eccezionale. Le guide del castello sono famose per la loro passione e la loro capacità di raccontare storie e aneddoti che non troveresti su nessun libro. Chiedi in biglietteria quando parte il prossimo tour guidato in italiano. Scoprirai segreti incredibili, come il “passaggio segreto” che collegava le stanze del signore a quelle della sua amante, o la vera storia della “Stanza degli Spettri”, legata non a un fantasma ma a una tragica vicenda d’amore e potere.
🤫 L’aneddoti che non tutti sanno: Il castello è così suggestivo e ben conservato da essere diventato un vero e proprio divo del cinema. Pensa che le sue sale sono state usate come set per diversi film, sia italiani che internazionali.
La pellicola più famosa girata qui è “Per favore, non mordermi sul collo!” (The Fearless Vampire Killers), un film cult del 1967 diretto da Roman Polanski. Ma non solo: più di recente, è apparso anche nel film fantasy “L’ultimo cavaliere” (The Last Knight) con Clive Owen e Morgan Freeman. Quando cammini nella sua armeria o nella sala del principe, stai di fatto attraversando un set cinematografico che ha ospitato registi e attori di fama mondiale.
Cosa fare in Val Pusteria: esperienze da non perdere
La Val Pusteria non è solo un luogo da vedere, ma un territorio da vivere con tutti i sensi. Oltre ai panorami mozzafiato, la vera anima di questa valle si svela attraverso le esperienze che puoi fare, attività che ti connettono con la sua natura, la sua cultura e le sue tradizioni.
Abbiamo selezionato per te 5 esperienze uniche, pensate per diversi tipi di viaggiatore, che trasformeranno la tua vacanza in un ricordo indelebile.
Pedalare sulla ciclabile “Drava” fino in Austria (per famiglie e amanti della natura)

Se viaggi in famiglia o semplicemente ami le due ruote senza essere un atleta, questa è l’esperienza perfetta per te. La Ciclabile della Drava è un percorso quasi interamente pianeggiante e immerso nel verde che segue il corso del fiume Drava. Il tratto più famoso e accessibile è quello che collega San Candido a Lienz, in Austria.
Noleggia una bici in paese (ci sono opzioni per tutti, incluse e-bike e carrellini per bambini) e pedala per circa 44 km tra prati fioriti, boschi e piccoli villaggi tirolesi. Il bello? L’arrivo è una conquista, ma il ritorno è un relax totale: un comodo treno attrezzato per il trasporto bici ti riporterà comodamente al punto di partenza.
È un’avventura dolce, un modo per assaporare il paesaggio a un ritmo lento e sostenibile.
Incontrare le renne sulla Croda Rossa (per chi viaggia con bambini)
Pensi che per vedere le renne si debba andare in Lapponia? Sbagliato. A Sesto, nel cuore delle Dolomiti, ti aspetta un’esperienza che lascerà a bocca aperta i più piccoli (e non solo). Prendendo la cabinovia che sale sulla Croda Rossa, arriverai in un altopiano dove vive l’unica mandria di renne delle Alpi, animali dolcissimi che potrai osservare da vicino nel loro recinto.
Durante l’inverno, c’è persino la possibilità di assistere al loro foraggiamento. Un consiglio che amiamo dare: combina la visita alle renne con una discesa sulla pista da slittino lunga 5 km che scende a valle. È un’iniezione di pura adrenalina e divertimento, il modo perfetto per concludere una giornata magica in famiglia.
Vivere il silenzio con una ciaspolata invernale (per amanti del trekking e della quiete)
Se visiti la Val Pusteria in inverno ma non sei uno sciatore, non temere: la valle offre un’alternativa ancora più magica e immersiva. Noleggia un paio di ciaspole (racchette da neve) e avventurati su uno dei tanti sentieri battuti. Un’esperienza indimenticabile è la ciaspolata in Val Fiscalina o sull’altopiano di Prato Piazza.
Camminare sulla neve fresca, nel silenzio assoluto rotto solo dal rumore dei tuoi passi, con il sole che fa scintillare i cristalli di ghiaccio, è un modo per entrare in connessione profonda con la natura invernale delle Dolomiti. Lontano dalla folla delle piste da sci, scoprirai un mondo ovattato e pacifico, un vero toccasana per la mente e per lo spirito.
Assaggiare i sapori del Maso (per i gourmet e i curiosi)
La vera cucina altoatesina non si trova solo nei ristoranti, ma nasce nei “Masi”, le tradizionali fattorie di montagna. Per un’esperienza gastronomica autentica, ti suggeriamo di cercare un “Maso con Gusto” (spesso riconoscibile dal marchio “Gallo Rosso”) e prenotare una degustazione o un pranzo. Qui potrai assaggiare prodotti a metro zero, come lo speck stagionato in cantina, i succhi di mela fatti in casa e, soprattutto, il formaggio simbolo della valle: il Graukäse.
Si tratta di un formaggio grigio, magrissimo e dal sapore intenso e pungente, presidio Slow Food. Fartelo raccontare e servire direttamente da chi lo produce da generazioni è un’esperienza che va oltre il cibo, è un tuffo nella cultura contadina pusterese.
Rilassarsi tra saune e piscine con vista (per coppie e chi cerca benessere)
Dopo una giornata di escursioni o di sci, non c’è niente di meglio che dedicarsi al relax più totale. E in Val Pusteria, il benessere è una cosa seria. Ti consigliamo di provare il Cron4 di Riscone, vicino a Brunico. Non è una semplice piscina, ma un centro benessere all’avanguardia con un’area saune considerata tra le migliori d’Italia. L’esperienza più potente?
Essere in una sauna finlandese esterna, avvolto dal calore benefico, mentre fuori dalla vetrata panoramica vedi le cime innevate di Plan de Corones. O immergersi nella piscina salina esterna sotto una nevicata. È un contrasto rigenerante, un modo perfetto per concludere la giornata e ricaricare le energie, un vero lusso per il corpo e l’anima.
Cosa mangiare in Val Pusteria: Prodotti tipici e consigli gourmet

Un viaggio in Val Pusteria è anche un’esplorazione di sapori unici e robusti, figli di una tradizione contadina che unisce la cultura tirolese a quella ladina. Qui la cucina è una cosa seria, basata su ingredienti genuini e ricette tramandate con orgoglio. Preparati a dimenticare la dieta e a immergerti in un mondo di gusto che ti scalderà il cuore.
Prodotti e piatti tipici che devi assaggiare
Quando ti siedi a tavola, ci sono alcuni sapori che raccontano l’essenza della valle più di altri. Tra le tante prelibatezze, ecco quelle che devi assolutamente provare. Non puoi andartene senza aver assaggiato i Canederli (Knödel), delle gustose “palle” di pane raffermo, latte, uova e speck, servite in brodo o con burro fuso.
Un altro primo piatto iconico sono gli Schlutzkrapfen, dei ravioli a forma di mezzaluna ripieni di spinaci e ricotta, conditi semplicemente con burro e parmigiano. Tra i secondi, cerca il Gulasch di cervo con polenta, un piatto ricco e perfetto dopo una giornata in montagna.
Ma il vero simbolo della tradizione casearia pusterese è il Graukäse (formaggio grigio), un formaggio magrissimo dal sapore forte e deciso, presidio Slow Food, ottimo da gustare con cipolla e aceto. E per finire, concediti una fetta di Strudel di mele o di Kaiserschmarrn, una golosa “frittata dolce” spezzettata e servita con marmellata di mirtilli rossi.
Dove mangiare: guida alle esperienze autentiche in Val Pusteria
In una valle così vasta, indicare un singolo ristorante sarebbe limitante. È molto più utile, invece, insegnarti a riconoscere le diverse tipologie di locali per vivere un’esperienza davvero autentica, ovunque tu sia. Ecco i nostri consigli su cosa cercare.
Per un’immersione totale: i Masi “Gallo Rosso”
Se cerchi l’esperienza più genuina, la tua meta è un “Buschenschank” o “Hofschank”, ovvero un maso contadino che offre ristorazione. Cerca quelli contraddistinti dal marchio “Gallo Rosso”, una garanzia di qualità e autenticità. Qui mangerai quasi esclusivamente prodotti del maso, dallo speck ai formaggi, dai succhi di frutta alle carni. L’atmosfera è rustica e familiare, spesso si mangia in sale rivestite di legno (le “Stuben”) e il menù è recitato a voce. È un’esperienza da prenotare con anticipo, soprattutto in alta stagione.
Per la tradizione tirolese: le “Gasthaus” e “Stuben”
Nei centri dei paesi, cerca le insegne che riportano le parole “Gasthaus” o “Gasthof” (locanda). Sono i ristoranti tradizionali per eccellenza, spesso a gestione familiare da generazioni. L’ambiente è accogliente e il menù offre tutti i grandi classici della cucina altoatesina. Se vedi la parola “Stube”, aspettati un ambiente particolarmente intimo e rivestito in legno di cirmolo, molto romantico e suggestivo.
Per un pranzo con vista: i Rifugi di montagna
Non pensare ai rifugi come a posti spartani. In Val Pusteria, molti rifugi in quota (Hütte) sono dei veri e propri ristoranti gourmet. Raggiungibili a piedi o con gli impianti di risalita, offrono piatti della tradizione cucinati a regola d’arte, da gustare su terrazze panoramiche con una vista che vale da sola metà del pasto. Assaggiare un piatto di canederli a 2.000 metri, dopo una bella camminata, è un’esperienza impagabile.
Tour della Val Pusteria: cosa vedere in 3 giorni indimenticabili

Hai a disposizione 3 giorni per esplorare la Val Pusteria? Perfetto. È il tempo ideale per cogliere l’essenza della valle senza correre troppo. Abbiamo studiato per te un itinerario logico e intelligente, che raggruppa le attrazioni per aree geografiche per minimizzare gli spostamenti e massimizzare il tempo per le visite. Il nostro consiglio è di soggiornare in una zona centrale, come quella tra Brunico e Dobbiaco, per essere sempre nel cuore dell’azione. Ecco come organizzare un weekend indimenticabile.
Giorno 1: Il cuore della valle e il balcone a 360°
Mattina (Brunico): Dedica la mattinata all’esplorazione di Brunico. Il nostro consiglio è di lasciare l’auto in uno dei parcheggi principali (es. Parking Centro Città) ed esplorare tutto a piedi. Perditi nella Via Centrale, visita il Castello e il museo MMM Ripa.
Pausa pranzo: Pranza in una delle accoglienti Gasthaus del centro.
Pomeriggio (Plan de Corones): Non serve riprendere l’auto. Dal centro di Brunico, un comodo bus urbano ti porta in pochi minuti alla partenza della cabinovia di Riscone. Sali a Plan de Corones e goditi la vista mozzafiato, visitando il MMM Corones e il Lumen, museo della fotografia di montagna. In questo modo eviti lo stress e il costo del parcheggio degli impianti.
Sera: Rientra in tranquillità. Per una cena autentica, prenota in un maso “Gallo Rosso” nei dintorni: l’esperienza vale la piccola deviazione.
Giorno 2: Le icone dell’Alta Pusteria e i suoi borghi
Mattina (Lago di Braies): Questa è la giornata delle icone. La regola d’oro è: parti prestissimo per il Lago di Braies. In alta stagione, la strada di accesso viene chiusa al traffico privato già dalle 9:00. Il consiglio da veri local è prenotare online il giorno prima il bus navetta (linea 442) dalla stazione di Dobbiaco o Monguelfo. Zero stress e un approccio sostenibile per goderti l’alba sul lago. Fai il giro a piedi (1h 30m).
Pausa pranzo: Spostati verso San Candido, che dista circa 20 minuti di auto da Braies (o dal punto di partenza della navetta), e pranza nel suo elegante centro pedonale.
Pomeriggio (San Candido e Val Fiscalina): Dedica il pomeriggio alla visita della Collegiata e del centro di San Candido. Successivamente, con un breve spostamento in auto (circa 15 minuti), raggiungi Sesto e addentrati per una facile passeggiata nella meravigliosa Val Fiscalina, fino al Rifugio Fondo Valle.
Sera: Cena in uno dei ristoranti tipici di San Candido o del vicino borgo di Dobbiaco, più tranquillo e altrettanto caratteristico.
Giorno 3: Al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo
Mattina (Tre Cime): Oggi si va dai giganti delle Dolomiti. L’escursione alle Tre Cime di Lavaredo richiede quasi tutta la giornata. La strada a pedaggio per il Rifugio Auronzo è costosa (circa 30€ ad auto) e il parcheggio si esaurisce in fretta.
Il vero consiglio da esperti? Usa il bus navetta 444 che parte dalla stazione degli autobus di Dobbiaco. Costa meno, ti lascia all’inizio del sentiero e ti evita la guida su una strada di montagna impegnativa. Calcola almeno 4-5 ore per l’escursione ad anello.
Pausa pranzo: La scelta migliore è un pranzo con vista in uno dei rifugi lungo il percorso. Il nostro preferito è il Rifugio Locatelli, per la sua posizione iconica proprio di fronte alle Tre Cime.
Pomeriggio (Lago di Dobbiaco): Una volta sceso con il bus navetta, sulla via del ritorno, fai una tappa al Lago di Dobbiaco. Si trova esattamente lungo la strada. Una breve passeggiata rilassante lungo le sue sponde è il modo perfetto per defaticare e concludere in bellezza la tua avventura in Val Pusteria.
Cosa vedere vicino alla Val Pusteria: gite fuori porta da non perdere
La Val Pusteria è una base strategica eccezionale. La sua posizione, al confine tra Alto Adige, Veneto e Austria, la rende il punto di partenza ideale per esplorare altri gioielli alpini con brevi e comode escursioni giornaliere. Se hai un giorno in più o semplicemente vuoi allargare i tuoi orizzonti, ecco quattro gite fuori porta che ti suggeriamo con il cuore, ognuna capace di regalarti un’emozione diversa.
Il Lago di Misurina e le Dolomiti Ampezzane (~25 km da Dobbiaco)

A pochi chilometri dal confine con il Veneto si trova il Lago di Misurina, il più grande lago naturale del Cadore. La sua bellezza è leggendaria: nelle sue acque si specchiano alcune delle cime più famose delle Dolomiti, come le Tre Cime di Lavaredo (viste dal versante sud), il Sorapiss e i Cadini di Misurina.
È un luogo perfetto per una passeggiata rilassante, un giro in pedalò o semplicemente per ammirare un panorama che sembra un dipinto. Un consiglio: da qui parte la funivia che sale al Rifugio Col de Varda, da cui si gode una delle viste più spettacolari e sottovalutate sui Cadini di Misurina, un vero paradiso per i fotografi.
Bressanone, la città dei principi vescovi (~30 km da Brunico)

Alla porta occidentale della Val Pusteria sorge Bressanone, una delle città più antiche e affascinanti del Tirolo. Qui l’atmosfera alpina si fonde con un’eleganza quasi mediterranea. Il nostro consiglio è di perderti nel suo centro storico meravigliosamente conservato, visitare il magnifico Duomo con il suo chiostro affrescato e ammirare il Palazzo dei Principi Vescovi.
Un dettaglio che ti colpirà è l’armonia dei portici maggiori, un luogo perfetto per una sosta in uno dei tanti caffè. Una gita qui è l’ideale per una giornata di cultura e relax, un piacevole contrasto con la natura selvaggia della valle. Per approfondire, puoi visitare Bressanone seguendo i nostri consigli dettagliati.
Lienz, un angolo d’Austria a due passi (~45 km da San Candido)

Hai mai pensato di fare un salto in Austria per un caffè? Da San Candido è incredibilmente facile. Seguendo la famosa ciclabile della Drava o con un breve tragitto in auto o treno, arriverai a Lienz, una graziosa cittadina austriaca baciata dal sole. Lienz ti accoglie con la sua atmosfera rilassata e un’elegante piazza principale (Hauptplatz) piena di caffè con tavolini all’aperto e negozi colorati. Domina la città l’imponente castello di Schloss Bruck, oggi museo civico. È una gita perfetta per assaporare un’atmosfera mitteleuropea, notare le differenze culturali e architettoniche e, perché no, fare un po’ di shopping.
Il Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina (~20 km da Brunico)
Se sei un amante del trekking e dei paesaggi selvaggi, una gita nel Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina è d’obbligo. Partendo da Campo Tures (dove hai visitato il castello) o dalla Valle di Riva, ti addentrerai in un mondo dominato dall’acqua e dalla roccia. L’escursione più famosa e spettacolare è quella che conduce alle Cascate di Riva, tre salti d’acqua potenti e fragorosi immersi in un bosco fiabesco. Il sentiero, in parte dedicato a San Francesco, è un’esperienza quasi mistica. Per i più allenati, proseguendo si possono raggiungere valli glaciali e cime imponenti come il Collalto. È la gita ideale per chi vuole vedere il lato più aspro e potente delle Alpi.
10 cose da sapere sulla Val Pusteria
Hai ancora qualche dubbio o curiosità? Nessun problema. Abbiamo raccolto qui le domande più frequenti che riceviamo sulla “Valle Verde”, con risposte rapide e pratiche per aiutarti a pianificare il tuo viaggio nel modo migliore.
Quali sono i posti più belli della Val Pusteria?
È difficile fare una classifica, ma tra i luoghi imperdibili ci sono sicuramente il Lago di Braies, le maestose Tre Cime di Lavaredo, l'altopiano panoramico di Prato Piazza e il centro storico di Brunico. Ognuno di questi luoghi offre un'esperienza unica e indimenticabile.
Qual è il borgo più bello della Val Pusteria?
Anche se la bellezza è soggettiva, San Candido è spesso considerato il borgo più elegante per la sua splendida zona pedonale e la magnifica Collegiata. Per chi cerca un'atmosfera più autentica e tranquilla, Monguelfo con il suo castello è una gemma da scoprire.
Cosa posso vedere in Val Pusteria in 3 giorni?
Un itinerario di 3 giorni ideale potrebbe includere: Giorno 1 dedicato a Brunico e Plan de Corones. Giorno 2 per le icone dell'Alta Pusteria come il Lago di Braies e San Candido. Giorno 3 per l'escursione alle Tre Cime di Lavaredo, concludendo con una visita al Lago di Dobbiaco.
Dove abita Sinner in Val Pusteria?
Jannik Sinner è originario di Sesto Pusteria, un borgo dell'Alta Pusteria famoso per la Meridiana di Sesto e la splendida Val Fiscalina. La sua famiglia gestiva un rifugio proprio in quella zona.
Per cosa è famosa la Val Pusteria?
La Val Pusteria è famosa per essere la “Valle Verde” delle Dolomiti. Le sue icone più celebri sono il Lago di Braies e le Tre Cime di Lavaredo, entrambe Patrimonio UNESCO. È rinomata anche per i suoi moderni comprensori sciistici, come Plan de Corones, e per la sua fitta rete di sentieri escursionistici.
Cosa vedere in Val Pusteria d'inverno?
In inverno la Val Pusteria si trasforma in un paradiso degli sport invernali. Le attività principali sono lo sci nei grandi comprensori di Plan de Corones e 3 Cime Dolomiti, le ciaspolate in luoghi magici come la Val Fiscalina e Prato Piazza, lo sci di fondo (Anterselva è una capitale mondiale) e la visita ai tradizionali Mercatini di Natale di Brunico e San Candido.
Quali sono le cose da vedere a Brunico e dintorni?
A Brunico devi vedere il centro storico con la Via Centrale e il Castello di Brunico, che ospita il MMM Ripa. Nei dintorni, le tappe imperdibili sono la cima di Plan de Corones (raggiungibile in funivia) e il suggestivo Castel Tures in Valle Aurina.
Qual è la più bella valle dell'Alto Adige?
Molti considerano la Val Pusteria una delle valli più belle per la sua varietà di paesaggi, che unisce ampi prati verdi a cime dolomitiche iconiche. Altre valli meravigliose e famose sono la Val Gardena, la Val Badia e la Val Venosta, ognuna con caratteristiche uniche.
Quali sono i castelli da visitare in Val Pusteria?
I due castelli più importanti e meglio conservati sono il Castello di Brunico, sede di un museo di Reinhold Messner, e l'imponente Castel Tures in Valle Aurina, un maniero quasi interamente arredato. Merita una visita anche il Castello di Monguelfo, che domina l'omonimo borgo.
Quali sono le cose da visitare vicino alle Tre Cime di Lavaredo?
Nelle immediate vicinanze delle Tre Cime puoi visitare il Lago di Misurina, con la sua vista magnifica sul versante sud, e il Lago di Landro. L'area è anche ricca di testimonianze della Grande Guerra, come le trincee e i tunnel del Monte Piana.

